Gli operai ed i mezzi non ci sono più perché i lavori sono sostanzialmente conclusi per i circa 10 chilometri nel tratto di strada che collega Andria e Montegrosso sulla SP2. Il problema è che di questo lungo tratto solo poche centinaia di metri si possono percorrere nella nuova e moderna arteria mentre per la stragrande maggioranza si cammina sulle disastrate complanari non più in grado di reggere il traffico veicolare di una così importante arteria. Complanari che teoricamente sono riservate solo ed esclusivamente alle vetture ma che vengono percorse quotidianamente anche da tir e camion. Ogni giorno la Polizia Locale di Andria, in alcuni momenti della giornata, ha istituito un presidio per evitare il passaggio dei mezzi pesanti. Un’attività difficile da procastinare per lungo tempo. A bloccare la completa funzionalità della nuova strada, al momento, c’è lo svincolo per la borgata di Montegrosso. Uno svincolo che, come da progetto iniziale, sarebbe stato semplicemente chiuso creando non pochi disagi. Le tante proteste soprattutto dei residenti e delle importanti aziende agricole presenti nella zona, hanno fatto propendere per una soluzione alternativa che correggesse una impostazione iniziale difficile da comprendere. Soluzione che però porterà via ancora del tempo e che dopo le iniziali interlocuzioni tra la Provincia BAT, il Comune di Andria ed i residenti, adesso ha anche un ricorso pendente al Tar.
Un problema che, oltre ai collaudi ed altri piccoli intoppi burocratici, rischia di far slittare ulteriormente l’apertura di una arteria stradale comunque essenziale per l’economia e per i collegamenti tra il barese ed il foggiano oltre che tra due comunità grandi come Andria e Canosa. L’opera è stata affidata alla ditta vincitrice del bando di gara nel 2013, lavori partiti realmente ad inizio 2016 e viaggio inaugurale previsto nel mese di gennaio 2019. Sulla tabella di marcia ci sono già oltre tre anni di ritardo per un cantiere da 28 milioni di euro tra fondi statali e provinciali. La speranza e che si riesca a trovare rapidamente una soluzione al problema dello svincolo di Montegrosso, due erano le alternative in campo, ma soprattutto che si riesca a percorrere l’intera arteria in sicurezza dopo la miriade di incidenti stradali, alcuni anche gravissimi, accaduti in questi anni su quel tratto.