Cancelli chiusi e lavoratori rimasti a casa per almeno due giorni. E’ la decisione presa dall’azienda “Agrolio” di Andria in segno di rispetto e vicinanza a Raffaele Sardano e alla sua famiglia. La morte del 38enne andriese ha scosso profondamente tutti i colleghi. La tragedia, consumatasi martedì sera attorno alle 19 nell’oleificio situato sulla strada provinciale 2 a poca distanza da Montegrosso, ha lasciato una ferita tangibile e diversi interrogativi sui quali sta indagando la Procura di Trani che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. L’incarico dell’autopsia sul corpo di Raffaele Sardano verrà conferito sabato 11 novembre. L’esame autoptico potrebbe essere quindi effettuato tra sabato stesso e lunedì mattina (13 novembre). Solo successivamente la salma sarà restituita alla famiglia per la celebrazione delle esequie e per l’ultimo saluto al giovane operaio che lascia una bambina di 3 anni e la moglie in attesa del secondo figlio. Gli inquirenti hanno sottoposto a sequestro il macchinario su cui il 38enne stava intervenendo poco prima che un tubo scoppiasse (probabilmente per la forte pressione) colpendolo in pieno volto. Una circostanza drammatica che ha provocato un gravissimo trauma cranico e la morte sul corpo. Sul posto hanno lavorato a lungo gli agenti della Scientifica della Questura di Andria. I poliziotti hanno anche ascoltato i dipendenti dell’azienda. L’attività lavorativa quasi certamente riprenderà domani, ma non sarà più la stessa quotidianità di sempre senza Raffaele.
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