Sono le ore degli accordi e della chiusura con il recente passato in casa Barletta 1922. Quella del 31 maggio è una data cruciale per definire futuro prossimo e orizzonti della stagione sportiva 2024/25. Quella che sulla carta vedrà i biancorossi giocare nel prossimo campionato di Eccellenza, complice la retrocessione di inizio maggio. Ma teoria e pratica nel calcio, soprattutto quello dilettantistico, non vanno spesso di pari passo. Così lo stile di vita che accompagna l’ambiente biancorosso è quella del day by day. Programmare, nel mare di incertezze societarie, diventa un esercizio quasi impossibile.
La prima tappa da rispettare è quella appunto delle ultime ore del mese di maggio. Entro la scadenza andranno infatti appianati gli ultimi pagamenti relativi alla stagione 2023/24 e andrà raggiunto l’accordo sugli emolumenti e le liberatorie dei tesserati, il tutto in attesa di sciogliere il nodo riguardante la posizione del direttore sportivo Marcello Pitino, sotto contratto anche per la prossima annata sportiva. Scadenze che andrano rispettate e che rappresentano una condizione obbligatoria ai fini di una possibile domanda di ripescaggio da presentare a luglio. Una prospettiva ipotizzata a microfoni spenti da Marco Arturo Romano, già presidente della Viterbese che sta provando ad affondare il colpo per l’acquisto del 100% delle quote societarie. Nelle scorse ore è stato a Barletta per incontrare Mario Dimiccoli e il weekend porterà in dote altri contatti per provare a chiudere la trattativa. Resta alla finestra anche Michele Dibenedetto, imprenditore barlettano che ai microfoni di Telesveva ha intanto spiegato di aver riallacciato cordiali rapporti con la proprietà, auspicando una chiusura positiva dell’operazione e spiegando che in questo momento servono due componenti fondamentali: tempo e pazienza. Due aspetti che a Barletta e alla Barletta calcistica non sono mancati, soprattutto nell’ultima stagione. A giugno sarà tempo di voltare pagina. E di capire quale sarà il destino del calcio per una città, quella sì, ormai nel pallone.