Bari-Mantova, partita in programma sabato alle 15 al San Nicola per la quinta giornata del campionato di Serie B, non sarà un incrocio qualsiasi per un poker di protagonisti. Tre sono degli ex della partita, uno ha…rischiato di esserlo. In copertina c’è Giuseppe Magalini: l’attuale direttore sportivo del Bari è originario di Malavicina di Roverbella, comune della provincia di Mantova, e non ha mai nascosto il suo tifo per i virgiliani. “Il mio cuore è biancorosso – ha raccontato nella settimana che porta al match – sabato di fronte ci saranno il tifo e la necessità di fare risultato”. A Mantova ha lasciato il segno tra il 2003 e il 2009, da regista di quella squadra che partendo dalla C2 aveva sfiorato la promozione in Serie A. In panchina c’era Domenico Di Carlo, in campo giocatori del valore di Godeas, Cioffi, Tarana e Corona. Alla presidenza prima Castagnaro e poi Lori. Dopo Mantova, Magalini è passato per Grosseto, Alessandria, Reggio Emilia, Vicenza e Catanzaro, ottenendo altre due promozioni. Dallo scorso giugno è il ds del Bari, affiancato da un vice che la maglia del Mantova l’ha indossata.
Parliamo di Valerio Di Cesare: a gennaio del 2006 il difensore romano, all’epoca 22enne, era rientrato in Italia dopo l’esperienza con il Chelsea, e accettò la proposta dei lombardi. In due anni e mezzo, con Di Carlo prima e Tesser poi, ha totalizzato 49 presenze e due reti con la maglia del Mantova, dando il via a una carriera diventata poi leggendaria proprio a Bari, fino alla scorsa stagione chiusa con cinque reti, tre delle quali decisive per la salvezza dai biancorossi ai playout, e al ritiro. Ha iniziato la carriera da dirigente accanto a Magalini, suo mentore ritrovato a 16 anni dall’addio di Mantova. Erano stati lontani ma la stima non era mai venuta meno, tanto che quando si è trattato di scegliere il successore di Polito e di avviare Di Cesare alla vita da ds a Bari non hanno avuto dubbi sull’identikit.
Mantovano di San Benedetto Po è Kevin Lasagna, attaccante sul quale il Bari ha puntato come giocatore al quale assegnare l’ingaggio più alto della stagione 2024/25. Il 32enne ex Udinese è cresciuto nella provincia di Mantova: trafila tra Sambenedettina, Suzzara, Sant’Egidio San Pio X e Governolese in Promozione. Ha portato il Carpi in A da protagonista e ha toccato con mano la Nazionale, collezionando 7 presenze. In estate lo aveva cercato anche il Mantova prima di chiudere per l’arrivo di Mancuso. Sabato potrà dimostrare agli avversari che si sono sbagliati. Stesso sentimento che anima l’avvicinamento al match di Mattia Aramu. Il trequartista 29enne l’anno scorso era arrivato in Puglia dal Genoa con grandi attese sul suo conto ma non ha mai dato alla causa ciò che ci si aspettava: un assist e zero gol in una stagione nera, per lui e per la squadra, che l’ha visto finire anche fuori rosa per un mese e mezzo. Ora torna al San Nicola da avversario, coltivando il desiderio di una rivincita sportiva.