Oltre 110mila veicoli transitati negli ultimi 15 giorni in via XX Settembre e circa 70mila quelli transitati in corso Cavour a fronte di circa 22mila pedoni e 24mila transiti di biciclette. Un numero impressionante quello delle autovetture e dei mezzi pesanti che hanno fatto segnare il loro passaggio nel centro della città di Andria emersi grazie al monitoraggio del progetto di ricerca nazionale Bec2School grazie a due sensori montati nei due punti centrali. La città federiciana, unica selezionata in Puglia, è il comune di dimensioni medio piccole scelto da Politecnico di Bari e Università di Catania per la ricerca. Ma i dati, che portano Andria a picchi anche di 500 auto all’ora nei due punti di osservazione scelti grazie alla partnership con due scuole come gli istituti comprensivi “Oberdan-Vittorio Emanuele III” e “Della Vittoria – Vaccina”, parlano di numeri simili ad una città medio grande come Catania ed anche di una metropoli come Milano.
La ricerca, attiva da circa due mesi ad Andria, ha come obiettivo quello di analizzare il traffico cittadino in tutti i suoi aspetti compresi velocità di percorrenza e inquinamento, grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini con cui poi cercare soluzioni di mobilità urbana sostenibile.
Una situazione che nel giro di poche settimane ha già messo in luce tutte le criticità di una città come Andria intasata dal traffico veicolare formato sia da autovetture che da mezzi pesanti con pochi pedoni e poche biciclette. I picchi, come si può facilmente vedere dai grafici presentati a Palazzo di Città dopo circa due mesi di rilevazione, si registrano proprio a ridosso delle ore in cui i ragazzi giungono a scuola ma il traffico resta costante durante tutto il giorno compresa la notte quando c’è un allerta relativo alle velocità medie che in via XX Settembre superano di gran lunga quelle consentite. La ricerca proseguirà sino a novembre grazie ai due sensori montati in città a cui sarà aggiunto anche il monitoraggio degli inquinanti. Una situazione che, in realtà, abbiamo più volte segnalato. La testimonianza dei numeri, purtroppo, ne fa uno dei più grandi problemi da affrontare anche nelle future scelte politiche.