Dopo le numerose sollecitazioni degli scorsi giorni i tecnici dell’Osservatorio Fito Sanitario della Regione Puglia sono tornati dopo poco meno di due anni all’interno dell’azienda agricola provinciale Papparicotta ad Andria per verificare la possibile presenza di xylella. La buona notizia è che al momento le rilevazioni hanno dato tutte esito negativo. La necessità di monitoraggio per almeno due motivi principali: intanto la scoperta del batterio su di un ulivo in territorio di Minervino Murge e cioè a pochissima distanza e poi lo stato di abbandono più volte denunciato. Rispondere in maniera efficace ed efficiente alle regole del controllo del vettore è stata comunque la richiesta di ieri da parte del dirigente dell’Osservatorio Infantino, nel corso della sedura di audizioni in IV Commissione regionale con ordine dei lavori proprio lo stato di avanzamento della xylella nel territorio della BAT.
Quel ritrovamento nelle campagne di Minervino Murge ormai oltre due mesi fa ha creato non poca allerta in tutto il territorio e nel settore olivicolo. Nel corso della riunione è stato però ribadito che al momento si tratta di un caso isolato considerato che oltre 8mila sono stati i prelievi tutti negativi effettuati in un’area che va oltre i 2,5 chilometri dall’albero infetto nel frattempo già eradicato assieme agli altri in un raggio di 50 metri.
Ma l’azienda agricola Papparicotta non può che esser tra gli osservati speciali considerando che da diversi anni langue in attesa di un piano di rilancio che la Provincia BAT sembra ora aver messo a punto. Nel frattempo però i circa 100 ettari attorno tra ulivi e vigne, devono essere controllati ed avere costante manutenzione proprio per rispettare le regole necessarie ad evitare il possibile proliferare del batterio come avvenuto in altre zone della Puglia. Il monitoraggio sull’azienda Papparicotta, come è possibile notare dalle due differenti date sul sito dell’Osservatorio, è arrivato negli ultimi giorni grazie sopratutto alla levata di scudi delle associazioni di categoria ed il richiamo del dirigente regionale nel corso della Commissione di ieri, assieme a quello dell’assessore Pentassuglia, appare comunque come un monito. Nel frattempo la Provincia spera di poter dare conclusione alle procedure di concessione dell’azienda ad un privato per la gestione.
Dal punto di vista fitosanitario, è stato spiegato nel corso dell’incontro di ieri a Bari richiesto dalla consigliera del M5S Grazia Di Bari, non si spiega ancora il ritrovamento dell’albero infetto, ma si continuerà ad avere un’attenzione particolare per quel territorio. Forse potrebbe esser stato un caso fortuito quello di trovare il cosiddetto paziente zero. Un colpo di fortuna che, tuttavia, ha mostrato anche l’efficacia del sistema di monitoraggio della regione su questo tema dopo quanto accaduto nel Salento.