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Aggressione omofoba dopo il Bari Pride: in 300 a Parco Rossani contro violenza e discriminazione

Bari ha ribadito il proprio no ad ogni forma di discriminazione. Lo ha fatto a soli due giorni di distanza dalla manifestazione che ha portato in piazza, sabato pomeriggio, 10mila persone in occasione del “Bari Pride”, una marcia per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender.

Un segnale forte della città a favore dell’emancipazione, al quale tuttavia ha fatto seguito, meno 24 ore dopo, un grave episodio di violenza: l’aggressione ai danni di due ragazzi di 19 e 23 anni da parte di un gruppo di bulli, consumata all’interno di Parco Rossani.

E da qui è ripartita la voglia di ribellarsi della città. In 300 si sono radunati ieri pomeriggio nell’area verde inaugurata pochi mesi fa dall’amministrazione comunale, che si è riempita di bandiere arcobaleno.

Un sit-in contro la violenza omolesbotrasfobica, che ha visto la partecipazione di attivisti della comunità LGBT, componenti delle associazioni studentesche e cittadini. Tutti insieme per rivendicare il diritto all’identità sessuale. Un diritto calpestato in quello stesso parco, domenica sera.

Sull’aggressione sono in corso le indagini della Polizia, che ha già acquisito i filmati di alcune telecamere di sorveglianza, che potrebbero aver immortalato i responsabili.

Intanto Bari ha deciso di non abbassare la testa, e ha lanciato un nuovo messaggio contro la paura.

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