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Andria, degrado davanti alla sede della Polizia Locale e alle spalle dell’Istituto “Jannuzzi”: la denuncia dei cittadini

Andria, negli ultimi tempi, è un cantiere a cielo aperto tanto nel centro cittadino, quanto nella periferia. E questo potrebbe essere considerato un bene, se le opere che stanno sorgendo andranno a migliorare la qualità della vita degli andriesi e a rinnovare luoghi della città da tempo in decadenza. Ma, come segnalato da un privato cittadino, portavoce di un malcontento più diffuso, sarebbe opportuno che prima o assieme alla realizzazione di grandi opere, si prestasse la dovuta attenzione anche alle piccole e innumerevoli problematiche che affligono quartieri andriesi più “datati”. Nello specifico, la denuncia che giunge alla nostra redazione riguarda due zone distanti poche centinaia di metri: il quartiere che ospita il Comando di Polizia Municipale, accanto al Liceo “Carlo Troya”, e la zona alle spalle dell’Istituto Tecnico “Sen. Onofrio Jannuzzi”.

Nel primo caso, si denuncia nel quadrante compreso tra via Caravaggio, via Leonardo da Vinci e via Michelangelo Buonarroti, la presenza di aiuole in parte distrutte con le pietre che le delimitano rimosse e poggiate sul ciglio della carreggiata, la piantumazione di nuovi alberi poi abbandonati a se stessi e già morti e ampie sezioni di marciapiede in grave stato di deterioramento con mattonelle saltate e rischi per l’incolumità di chi ci passeggia. La situazione viene messa maggiormente in risalto dal fatto che a pochi metri di distanza procedono i lavori a Largo Appiani e quelli di interramento del percorso ferroviario.

La seconda segnalazione che giunge dal privato cittadino, invece, mette in risalto una problematica storica in via Lorenzo Bernini, proprio alle spalle del Comando dei Carabinieri e del “Sen. Onofrio Jannuzzi”: il sollevamento del manto stradale a causa delle radici dei pini lì presenti. La viabilità, mai interrotta, è causa di rischi sia per chi guida, sia per i pedoni, che devono prestare attenzione alla presenza di ampi dislivelli sulla carreggiata e a condizioni anche qui pessime dei marcipaiedi. Proprio il privato cittadino racconta di aver sfiorato un incidente stradale in questa zona nel tentativo di evitare un enorme dosso sulla strada.

Insomma, bene modernizzare Andria attraverso opere pubbliche di grande impatto, ma questo non può e non deve significare abbandonare zone della stessa città – e i cittadini che ci abitano – all’incuria e alla decadenza.

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