Una partita davvero complicata quella contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, una tematica strettamente attuale e che vede “protagonisti” della disputa i più giovani in particolare, ma anche i genitori stessi ed i docenti delle scuole che vivono quotidianamente la vita dei loro studenti. E proprio la sinergia tra insegnati e genitori, con l’appoggio delle istituzioni, può rappresentare la strada più efficace per arginare il fenomeno. Se n’è parlato ieri sera durante il seminario organizzato all’interno del cortile dell’Oratorio Salesiano dal titolo “Bullismo e Cyberbullismo. Prendersi cura delle relazioni”. Tanto è stato fatto sino ad oggi, ma la strada è ancora lunga.
La pandemia nell’ultimo anno ha ridotto i contatti sociali, accelerando il processo di utilizzo dei mezzi di comunicazione connessi alla rete. Un fenomeno dai due volti.
Durante la serata è stato proiettato il cortometraggio “Belli ma non bulli”, realizzato nel 2015 anche grazie alla docente Celestina Martinelli, oggi dirigente scolastico dell’Istituto “Imbriani-Salvemini”. Un corto che si inserisce perfettamente nel contesto della serata, il cui messaggio impone una riflessione.
Anche la Chiesa può e deve svolgere il suo ruolo in questa partita, parola del Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi e di don Giovanni Monaco, parroco e guida dell’Opera Salesiana.
