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Barletta, polveri sulla zona industriale: l’Arpa invia i risultati delle analisi alla Procura. Cannito: “Non possiamo pubblicarli”

Quanto ancora bisognerà attendere per conoscere la natura delle polveri rossastre che lo scorso 9 gennaio il vento ha depositato su auto, abitazioni e marciapiedi della zona industriale di via Trani, a Barletta? All’interrogativo hanno provato a rispondere il sindaco Mino Cannito e l’assessore all’Ambiente, Anna Maria Riefolo, nell’incontro con le associazioni cittadine ospitato ieri a Palazzo San Domenico. I risultati delle analisi effettuate dai tecnici dell’Arpa sono stati consegnati alla Procura e alla Polizia Locale ma non sono stati resi pubblici perché c’è un’indagine in corso a seguito dell’esposto presentato da Legambiente. La preccupazione per le possibili conseguenze sulla salute pubblica rimane, trattandosi di polveri, di probabile origine industriale, che hanno danneggiato le superfici sulle quali si sono posate lasciando macchie che un normale lavaggio non riesce ad eliminare. Il Comitato Operazione Aria Pulita chiede che vengano pubblicati quanto prima i risultati dell’Arpa, escludendo che la Procura possa averne inibito la pubblicazione. Il sindaco Cannito non è dello stesso parere ed attenderà lunedì per chiedere l’autorizzazione alla magistratura.

INTERVISTA A MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA)

Il 10 gennaio, con una nota pubblica, l’azienda di fertilizzanti Timac escludeva un proprio coinvolgimento ed annunciava controlli ed accertamenti che potessero tranquillizzare la comunità.

INTERVISTA A MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA)

Quel che è certo – sottolinea l’assessore Riefolo – è che il deposito delle polveri denunciato dai cittadini lo scorso 9 gennaio non è stato un fenomeno isolato.

INTERVISTA AD ANNA MARIA RIEFOLO (ASSESSORE AMBIENTE)

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