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Covid, in arrivo la zona rossa: chiusi negozi e scuole, solo l’asporto per la ristorazione, spostamenti con l’autocertificazione

La Puglia inizialmente destinata a diventare arancione entrerà in zona rossa da lunedì prossimo dopo che la Regione ha inviato al Governo una richiesta esplicita di inasprimento della misure corredata da un aggiornamento sui dati in peggioramento della pandemia. L’ordinanza firmata dal ministro Speranza avrà validità per 15 giorni. Non mancano le polemiche per questo aggravamento delle restrizioni, che sino a ieri mattina pareva dover coinvolgere solo le province di Bari e Taranto, le uniche ad aver superato la soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti fissata dal Governo. Ora invece sarà l’intera Puglia a doversi confrontare con la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’infanzia. Saracinesche abbassate per bar, ristoranti e attività commerciali ritenute non essenziali. Anche parrucchieri, barbieri e centri estetici dovranno rimanere chiusi. Potranno continuare a lavorare i negozi di alimentari, farmacie, edicole, tabaccherie, negozi di articoli casalinghi, profumerie, ferramenta, officine e lavanderie. I bar senza cucina potranno lavorare con l’asporto sino alle ore 18 mentre i bar con cucina, i ristoranti e le pizzerie potranno proseguire con l’asporto sino alle ore 22. In Puglia rimane in vigore l’ordinanza di Emiliano che nei weekend proibisce l’asporto dopo le ore 18. In zona rossa è vietato ogni spostamento. Si potrà uscire di casa per ragioni di lavoro, salute o altre necessità basilari e solo provvisti di autocertificazione. L’attività motoria è consentita unicamente nei pressi della propria abitazione dal momento che chiudono circoli e centri sportivi anche all’aperto. Ieri il consiglio dei ministri ha varato un nuovo decreto legge con cui ha istituito in tutta Italia la zona rossa dal 3 al 5 aprile blindando Pasqua e Pasquetta. In quei giorni sarà consentita solo una visita al giorno in altra abitazione all’interno della regione. Un’eccezione concessa per le festività, considerato che normalmente in zona rossa non sono permesse visite se non a persone non autosufficienti. Per effetto del nuovo decreto legge varato dal consiglio dei ministri, in vigore dal 15 marzo al 6 aprile, spariscono le regioni gialle. Da lunedì tutta l’Italia si tingerà di arancione e di rosso, ad eccezione della Sardegna che rimarrà bianca. Vengono introdotte anche due importanti novità: nei territori con un’incidenza settimanale dei contagi superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti scatterà automaticamente la zona rossa. Mentre ai presidenti di regione viene concessa l’autonomia di istituire zone rosse provinciali sempre in quei territori che registrino più di 250 casi ogni 100mila abitanti.

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