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Cuore artificiale impiantato ad un paziente 65enne con grave scompenso cardiaco: intervento salvavita al Policlinico

Era risultato refrattario ad ogni tipo di terapia, ed i medici nel suo caso, ritenevano difficile anche il trapianto. È stato salvato grazie ad un cuore artificiale di ultima generazione, che gli permetterà di continuare a vivere normalmente.

Nuovo intervento salvavita al Policlinico di Bari: è quello fatto su un paziente di 65 anni proveniente dalla Basilicata, con un grave scompenso cardiaco, al quale è stato impiantato un sistema di assistenza ventricolare.

Il dispositivo, in pratica, preleva il sangue dal ventricolo sinistro e lo pompa ossigenato nell’aorta, utilizzando il nuovo sistema a lievitazione magnetica impiantato per la prima volta in Puglia.

Il trapianto cardiaco, fanno sapere dalla direzione della struttura sanitaria, risulta spesso l’opzione migliore in questo genere di casi. Tuttavia, alla luce del ridotto numero di donatori, questi sistemi offrono delle possibilità alternative importanti anche per chi non è in possesso dei criteri di eleggibilità per ricevere un cuore da donazione.

Inoltre molto spesso, alcune persone che presentano controindicazioni al trapianto, perché magari hanno sviluppato malattie collaterali, dopo l’impianto di questo sistema di assistenza hanno un recupero funzionale degli altri organi e possono riacquistare i criteri per un trapianto cardiaco.

Il paziente sottoposto ad intervento sta già meglio ed è in fase di recupero. L’operazione è stata eseguita, con successo, dall’equipe del dottor Aldo Milano, direttore dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia del Policlinico.

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