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Decreto di scioglimento del Comune di Trinitapoli, l’ex sindaco respinge le accuse: “Mai frequentato boss locali”

“Mai conosciuto ed incontrato, neanche per un caffé in un bar”. L’ex sindaco di Trinitapoli, Emanuele Losapio, respinge al mittente l’accusa contenuta nel decreto di scioglimento del Comune pubblicato ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale, di aver avuto frequentazioni con uno dei capiclan del territorio, Pietro De Rosa, ucciso in un agguato nel 2019. “Non è più una questione politica – sottolinea Losapio – ma strettamente connessa alla mia sfera privata che intendo tutelare nelle sedi opportune”.

INTERVISTA AD EMANUELE LOSAPIO (EX SINDACO DI TRINITAPOLI)

Losapio è sorpreso anche dal riferimento ad un noto malavitoso locale che avrebbe garantito sostegno elettorale alla sua amministrazione. “Nel procedimento penale aperto dalla Procura – sottolinea Losapio – la mia posizione è stata stralciata su richiesta del Pm”

INTERVISTA AD EMANUELE LOSAPIO (EX SINDACO DI TRINITAPOLI)

Nella relazione prefettizia si denuncia l’inquietante intreccio tra l’attività di Governo dell’ente locale e gli interessi di ambienti malavitosi. Il periodo preso in esame è quello compreso tra la prima amministrazione di Feo e i primi 10 mesi della giunta Losapio. “In particolare – si legge – l’attivita’ ispettiva della commissione d’indagine ha fatto emergere gravi irregolarita’ nell’affidamento del servizio per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nella gestione degli alloggi popolari, nei servizi di guardiania e di vigilanza dei terreni comunali, nella concessione di contributi e affidamenti di beni mobili e immobili ad una associazione colpita da interdittiva prefettizia. La commissione d’indagine si e’ particolarmente soffermata sulle procedure amministrative seguite dal Comune di Trinitapoli per l’affidamento in urgenza del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ad una societa’ il cui amministratore è risultato avere rapporti familiari e frequentazioni con esponenti della locale criminalità organizzata”. Molte delle accuse contenute nella relazione prefettizia sono rivolte alla precedente amministrazione di cui Losapio è considerato la naturale continuità. Ma l’ex sindaco è convinto che la ricerca delle responsabilità nelle vicende denunciate sia solo all’inizio.

INTERVISTA AD EMANUELE LOSAPIO (EX SINDACO DI TRINITAPOLI)

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