Anche il comune di Andria corre ai ripari per contrastare possibili focolai di “West Nile”, il virus che provoca la cosiddetta “Febbre del Nilo”, trasmissibile tramite la puntura di zanzara. Il sindaco Giovanna Bruno ha emesso un’ordinanza che prevede misure urgenti per la prevenzione ed il contenimento dell’infezione che pochi giorni fa ha causato il ricovero di un 42enne al “Riuniti” di Foggia (il primo caso registrato in Puglia) mentre un focolaio di insetti positivi al virus è stato rilevato qualche settimana fa nella vicina Barletta. La RTI Gial Plast – Si.Eco, che si occupa del servizio di igiene urbana ad Andria, dovrà effettuare nuovi trattamenti larvicidi rispetto a quelli già previsti. Le disinfestazioni riguarderanno caditoie, tombini, bocche di lupo e fontane. L’ordinanza riguarda anche i cittadini e gestori privati che possiedono aree dove vi sono sistemi di raccolta delle acque: dovranno infatti evitare l’abbandono di contenitori – o oggetti di qualsiasi natura – dove possa depositarsi acqua piovana, e di procedere eventualmente allo svuotamento degli stessi per evitare che stagni. I cittadini dovranno anche pulire con prodotti larvicidi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque presenti negli spazi di proprietà privata, oltre a sgomberare i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpaglie e rifiuti. L’ordinanza riguarda anche i conduttori di terreni agricoli i quali dovranno preferire l’annaffiatura diretta con pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare dopo l’uso. Anche i proprietari o gestori di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, dovranno evitare che si formino depositi d’acqua. Stessa cosa dicasi per i responsabili dei cantieri. In caso di inottemperanza, scatteranno sanzioni da 25 a 500 euro. L’ordinanza di Andria si allinea a quanto già disposto nei giorni scorsi dal comune di Barletta.
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