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Guerra in Ucraina, il grande cuore della Puglia: si mette in moto la macchina dell’accoglienza

La Puglia si prepara a fronteggiare l’emergenza umanitaria legata alla guerra in Ucraina. Un po’ come accaduto per un’altra emergenza, quella sanitaria, si lavora soprattutto sugli aspetti organizzativi, per sviluppare un piano di accoglienza destinato alle popolazioni in fuga dai bombardamenti.

Il presidente Michele Emiliano ha firmato quattro decreti per costituire un Comitato regionale che avrà il compito di gestire l’arrivo e la permanenza dei profughi. Ne faranno parte rappresentanti dei Dipartimenti regionali, Prefetture, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Anci e Upi.

Saranno i Comuni, attraverso i sindaci, a dover provvedere agli alloggi e a fornire i primi aiuti ai rifugiati. È prevista inoltre una struttura di supporto che opererà sia nell’ambito della Protezione Civile, che dal punto di vista sanitario.

Sarà invece il Garante regionale dei diritti dei minori, Ludovico Abbaticchio, ad occuparsi dell’accoglienza dei minorenni ucraini non accompagnati.

Intanto è già arrivato in Puglia il primo gruppo di profughi. Sono 51, per lo più donne e bambini, quelli partiti da Leopoli, al confine con la Polonia, e accolti nel comune di Troia, dopo un viaggio in autobus durato quasi 30 ore. Tutti sono stati sottoposti a triage sanitario, tampone e ai primi controlli sanitari. Al termine dei cinque giorni di autosorveglianza, previsti dai protocolli, potranno ricevere il vaccino anti Covid.

Ad accogliere i rifugiati, il personale della Asl di Foggia. Li ha incontrati anche il governatore Emiliano, che ha sottolineato il grande spirito di solidarietà che da sempre caratterizza la Puglia, pronta a spalancare le sue porte alle popolazioni in fuga dalla guerra e dalla morte.

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