Una madre ed un padre costretti a sopravvivere alla morte violenta del figlio, a fare i conti con un vuoto che si allarga ogni giorno, con un’assenza che urla anche quando tutto intorno è silenzio. E’ il dolore che da oltre due mesi consuma i genitori di Francesco Diviesti, il 26enne barlettano ucciso con tre colpi di pistola il cui corpo carbonizzato venne ritrovato dalla Polizia in una grotta nelle campagne tra Canosa e Minervino Murge. Una morte brutale, lucida, premeditata. Le prime ipotesi investigative parlano di un regolamento di conti dopo una rissa con le persone sbagliate. I dettagli sono pochi, le certezze ancora meno. E intanto, il tempo passa, ma per la famiglia di Francesco è come se ogni giorno fosse fermo all’istante in cui tutto ha avuto inizio.
INTERVISTA A MARIA MARZOCCA (MAMMA DI FRANCESCO DIVIESTI)
Ad oggi sono cinque le persone indagate per l’omicidio di Francesco, tutte ancora in libertà
INTERVISTA A MARIA MARZOCCA (MAMMA DI FRANCESCO DIVIESTI)
A breve saranno affissi in tutta la città i manifesti voluti dai genitori di Francesco. Un modo per rompere il silenzio che sta avvolgendo questa storia e che rischia di soffocare anche la speranza. Francesco aveva 26 anni, una vita tutta da scrivere, progetti da realizzare e sogni da inseguire. Quel futuro gli è stato strappato via con la violenza più atroce. E ora, a restare, sono solo il dolore, i ricordi e le domande senza risposta.
INTERVISTA A MARIA MARZOCCA (MAMMA DI FRANCESCO DIVIESTI)