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Mancano gli impianti ma vola la differenziata nella BAT: ai minimi la produzione di “indifferenziato”. Andria e Trani regine nel mese di dicembre

Se da un lato ci sono enormi problemi nel conferimento dei rifiuti in alcune discariche in Puglia, dall’altro lato c’è una importante analisi numerica e qualitativa che può esser effettuata sui comuni e su alcuni territori regionali. A fatica tutta la regione risale nelle percentuali di raccolta differenziata con il paradosso che, tuttavia, restino al palo gli impianti di trasformazione del rifiuto “nobile” in Puglia e, di conseguenza, gran parte degli scarti recuperabili venga poi spedito altrove. Il problema sottolineato anche da Legambiente diventa ancor più grottesco se si guarda ai numeri: è di ieri la notizia che il Comune di Andria, dopo un tribolato avvio della nuova gestione della raccolta porta a porta, ha fatto registrare a dicembre un record assoluto di raccolta differenziata e cioè il 76,72%. Ma l’aspetto che più deve far sorridere è il record assoluto anche nella mancata produzione di rifiuto indifferenziato: poco più di 800mila chili nel mese di dicembre numero mai raggiunto da quando si è avviata nel 2012 una raccolta spinta porta a porta. Solo in altre tre occasioni si era scesi ad Andria sotto il milione di tonnellate di rifiuti tra il 2013 ed il 2014. Al di là delle percentuali, infatti, è estremamente interessante guardare i numeri: il raffronto, per esempio, con il 2011 in una città come Andria, cioè prima dell’avvio del servizio, la produzione di rifiuto da spedire per forza in discarica era di quasi cinque volte superiore al dato di dicembre.

Una notizia importante frutto sicuramente di un lavoro che andrà ancora molto migliorato ma che sembra poter aver intrapreso una strada giusta se si considera che l’ARO BT2 che comprende Andria, Canosa, Minervino e Spinazzola, si attesta su percentuali che sfiorano il 70%. Canosa, in particolare, nonostante l’allarme lanciato proprio dall’amministrazione comunale negli scorsi giorni si è attestata in quasi tutto il 2022 al 70% di raccolta producendo in media 850mila chili di rsu con 250mila di indifferenziato. Cambiando Aro ma rimanendo nella BAT a volare è decisamente anche Trani con oltre l’81% di raccolta differenziata nel mese di dicembre ed una media da oltre 75% nel 2022 ed una produzione di rifiuto indifferenziato da poco più di 550mila chili. Per Barletta ci si attesta poco oltre il 67% in discesa rispetto allo scorso anno con oltre un milione di chili di rifiuto indifferenziato ed oltre 2 milioni e 100 di differenziato.

I veri problemi però nascono nei grandi centri urbani come nel capoluogo che sale comunque oltre il 40% di differenziata ma produce oltre 8milioni di chili di rifiuto indifferenziato al mese di media. Un disastro nella città di Foggia dove ci si attesta nel 2022 a poco oltre il 18% con oltre 4milioni e mezzo di chili di indifferenziato. Poco meglio Taranto che sfiora il 30% di differenziata nel 2022 ma continua a produrre oltre 5milioni e mezzo di rifiuto da discarica al mese in media.

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