Un Primo Maggio di lotta, memoria e impegno sindacale. A Margherita di Savoia la Festa dei Lavoratori si è trasformata in un forte momento di riflessione e denuncia. Al centro della manifestazione, un nome e un volto: quelli di Nicola Delvecchio, l’operaio dell’Italgas morto il 25 aprile del 2015 a Barletta, a causa di un’esplosione provocata da una fuga di gas.
A dieci anni da quella tragedia, la Cgil ha scoperto una targa in suo onore nella Camera del Lavoro di Margherita di Savoia, durante una cerimonia sobria ma densa di significato. Un omaggio alla memoria, ma anche un impegno concreto contro le morti sul lavoro.
La giornata è iniziata alle 9 del mattino in piazza Generale Dalla Chiesa. Da lì, un corteo guidato da una banda musicale ha raggiunto piazza Libertà dove si è svolto il comizio con gli interventi del sindaco Bernardo Lodispoto e del segretario generale della Cgil BAT, Michele Valente, insieme a delegati e delegate sindacali. Una manifestazione per rilanciare l’appello a sostenere i cinque “sì” ai referendum su lavoro e cittadinanza previsti per l’8 e 9 giugno.
INTERVISTA A BERNARDO LODISPOTO (SINDACO DI MARGHERITA DI SAVOIA)
Il messaggio è chiaro: si deve invertire la rotta. Solo nel 2024, in Italia, sono avvenuti oltre 511 mila infortuni sul lavoro, di cui 1.090 con esito mortale. “Anche in Puglia e nella Bat i numeri raccontano una realtà inaccettabile – dicono dalla Cgil – perché di lavoro si deve vivere e non morire”
INTERVISTA A MICHELE VALENTE (SEGRETARIO GENERALE CGIL BAT)