Capi d’abbigliamento e scarpe, tutti contraffatti e sequestrati recentemente nel porto di Bari, sono stati devoluti in beneficenza dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bari. 45mila i pezzi in tutto, tra 38mila capi di abbigliamento e 8mila scarpe. Si tratta di materiale sottoposto a sequestro nell’ambito dei controlli doganali giornalmente eseguiti all’interno del Porto barese e riportanti falsi loghi di marche famose. La merce d’abbigliamento viaggiava a bordo di un container proveniente dalla Turchia mentre le scarpe con noti brand, rinvenute a bordo di un autoarticolato proveniente dalla Grecia, erano pronte per essere immesse sul mercato in violazione della normativa che contrasta il fenomeno della contraffazione. Dopo il sequestro, l’Autorità Giudiziaria ha dato il via libera alla donazione della merce, eseguita in favore di alcune associazioni ed enti benefici operanti sul territorio pugliese e nazionale, oltre che in Nord-Africa, nei Paesi Balcanici. Inoltre, grazie alla Caritas dell’Ordinariato militare per l’Italia, parte dei capi di abbigliamento è stata destinata alle popolazioni coinvolte nel conflitto israelo-palestinese. «L’iniziativa intrapresa dimostra l’impegno sociale della Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – si legge in una nota delle Fiamme Gialle – che si pongono al servizio della collettività non solo mediante le proprie attività istituzionali, bensì anche attraverso concreti gesti di solidarietà in favore delle persone più bisognose».
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