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Militare ucraino ferito in guerra, i medici del Policlinico di Bari gli salvano il braccio

Rischiava di perdere per sempre l’uso del braccio, a causa delle gravissime ferite riportate durante la guerra in Ucraina. Adesso è tornato a muovere le dita della mano e presto recupererà completamente la funzionalità dell’arto. È una storia a lieto fine quella che arriva dal Policlinico di Bari. È quella di un militare ucraino, arrivato nel luglio scorso in ospedale con l’osso dell’avambraccio totalmente frammentato per via di un conflitto a fuoco, durante un attacco dell’esercito russo sul fronte orientale del Paese.

Con un volo sanitario della Guardia di Finanza. Il ferito era stato condotto al Policlinico in condizioni molto critiche: una frattura multipla e scomposta del radio, con una perdita di sostanza ossea di oltre 10 cm ricoperta da tessuti cicatriziali che impedivano qualsiasi movimento del gomito, del polso e delle dita della mano.

I medici hanno deciso di sottoporre il paziente ad un intervento di chirurgia ricostruttiva, eseguito in collaborazione tra le equipe di chirurgia plastica e di chirurgia ortopedica.

L’operazione è perfettamente riuscita ed il militare, dopo un breve periodo di degenza, è stato dimesso dal Policlinico. Adesso seguirà un preciso programma di fisioterapia in una struttura dedicata, che lo porterà ad un progressivo recupero delle funzionalità della mano e del braccio.

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