La notizia lanciata ieri dall’europarlamentare di Fratelli d’Italia Francesco Ventola nel corso di una conferenza stampa in cui le massime cariche istituzionali territoriali del partito dell’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno voluto fare il punto sul nuovo schema di regolamento approvato dalla giunta regionale rispetto al dimensionamento della rete sanitaria territoriale. Se in Puglia aumentano i posti letto per acuti, hanno spiegato da Fratelli d’Italia, la BAT resta fanalino di coda con soli 846 posti letto pubblici ed un centinaio del privato convenzionato rispetto agli oltre 1300 che dovrebbero esserci. Nella delibera però si parla anche dei nuovi ospedali che dovrebbero essere costruiti nella BAT con “soli” 250 posti per acuti nel nascente nuovo ospedale di Andria e 310 in quello che sorgerà in territorio di Bisceglie. Non cambiano, invece, i numeri attuali nella BAT con 230 posti letto per acuti nell’attuale “Bonomo” e 192 nel “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie e 334 al “Dimiccoli”. Previsti poi una novatina di posti letto per riabilitazione e lungodegenza concentrati soprattutto a Canosa. Il focus però sul nuovo ospedale di Andria non può passare inosservato. Da ipotesi e promesse, infatti, il nosocomio che dovrebbe nascere su circa 60mila metri quadri di territorio in contrada Macchie di Rose, avrà 400 posti letto considerando anche che dovrebbe essere un ospedale di II livello. Una sorta di Policlinico che, tuttavia, non avrebbe granchè senso di esistere con quel numero esiguo di posti letto per acuti a prescindere se gli altri siano poi stati individuati in riabilitazione e lungodegenza. Ma su questo lo schema di regolamento, che ora dovrà poi arrivare alla valutazione del Ministero della Salute e tornare in giunta per l’approvazione definitiva, non chiarisce tutti i dubbi. Dure le parole di Fratelli d’Italia ieri con Ventola ma anche con la parlamentare Mariangela Matera e con la consigliera Tonia Spina. Al momento sull’ospedale di Andria, infatti, è tornato un silenzio assordante considerando che due mesi fa c’è stata la firma del contratto aggiuntivo con i progettisti per la redazione del nuovo progetto definitivo. Ma ad ora non ci sono particolari novità e l’argomento è scomparso anche dalle commissioni regionali che ne hanno più volte parlato riuscendo anche a tirare fuori delle evidenti volontà procedurali che ne hanno bloccato il percorso. Ora sarà necessario chiarire anche questo aspetto dei posti letto. In una fase così delicata e che sconta un’inaccettabile ritardo sulla pelle dei cittadini della sesta provincia pugliese sarebbe opportuna la massima chiarezza possibile.
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