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Oncologia e cardiologia senza medici e tac con un solo radiologo: a Lucera il “Lastaria” rischia la paralisi. Il sindaco attacca Regione e Riuniti di Foggia

L’ospedale Lastaria, così com’è è, rischia di trasformarsi in un’autentica e inutile cattedrale nel deserto. A lanciare l’allarme è il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, che ha denunciato quella che è la carenza di medici che mette in crisi soprattutto due reparti, quello di oncologia e quello di cardiologia. Il primo di medici ne conta solo due e si occupa di 30 trattamenti chemioterapici al giorno. Nel secondo è in servizio un solo cardiologo. Rischiano entrambi la paralisi. Per non parlare della Tac con un solo radiologo e con inevitabili liste di attesa.

Nelle ultime ore si è paventato l’arrivo di 2 nuovi medici nella struttura che è parte integrante del Policlinico Riuniti di Foggia e che serve, oltre che Lucera, gli 80 mila abitanti dei Monti Dauni e parte del Molise e del Sannio. Pitta non sembra fidarsi molto delle rassicurazioni.

INTERVISTA:

Giuseppe Pitta (Sindaco di Lucera)

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