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Pronto Soccorso di Andria, il commento di Sabino Zinni dopo l’intervista di Telesveva all’ex Primario: “Vogliamo chiarezza”

In riferimento al servizio di Telesveva andato in onda questo pomeriggio, con l’intervista all’ex Primario del Pronto Soccorso dell’ospedale “Bonomo” di Andria, arriva il commento dell’ex consigliere regionale Sabino Zinni che ha scritto un lungo post, in merito alle questioni del nosocomio andriese, pubblicato sulla pagina Facebook del “Comitato per il nuovo ospedale della Bat”. Questo il contenuto del suo commento:

“Questa intervista dell’ex primario del Pronto Soccorso del “Lorenzo Bonomo”, dottor Tiziano Valentino, a mio parere, pone a tutti i cittadini andriesi, ed ancor più a noi che abbiamo fortemente perorato la causa di un nuovo ospedale (Dea di II livello) del territorio e che siamo particolarmente attenti alla tutela ed alla salvaguardia dei diritto alla salute, in tutte le sue declinazioni, il dovere di chiedere, con forza, a coloro che possono farlo parole inequivocabili di verità sulle affermazioni contenute nell’intervista. Se corrisponde a verità che il pronto soccorso del nostro ospedale versa nelle condizioni descritte in termini di carenza di personale strutturato e di  necessità  sistematica di ricorso a personale volenteroso ma non adeguatamente pronto, noi abbiamo il diritto di saperlo ed, ancor più, di sollecitare una soluzione che, pur nella consapevolezza delle difficoltà di reperire personale medico e paramedico capace e disponibile, fornisca una risposta adeguata e concreta ai bisogni di pronto soccorso  di una comunità larga, che oltrepassa di gran lunga i confini territoriali della nostra città. Noi continuiamo a sollecitare, in ogni modo ed ad ogni livello, la costruzione di un ospedale nuovo e vigileremo e pungoleremo chi di dovere perché ciò accada in tempi non più dilazionabili. Ma, nel frattempo, il nosocomio esistente che raccoglie tanti operatori meritevoli, capaci, preparati e coscienziosi, merita tutta la nostra attenzione ed abnegazione perché sia all’altezza della domanda di chi ad esso, in momenti di urgenza e di malattia acuta, si rivolge. Su questo saremo intransigenti. Ne potete essere certi”.

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