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Riapertura tratta ferroviaria Andria Sud-Corato per l’inizio dell’anno scolastico? A fine luglio Ferrotramviaria completa le carte, poi tocca all’ANSFISA

Nei primi giorni di luglio l’ultima certificazione necessaria ed entro la fine dello stesso mese tutta la documentazione sarà consegnata all’ANSFISA per la definitiva autorizzazione all’entrata in esercizio della tratta ferroviaria Andria Sud-Corato. E’ quanto ribadito dai vertici di Ferrotramviaria ai rappresentanti del Forum Ambiente “Ricorda e Rispetta” di Andria. Un incontro a Bari con in testa il Presidente, delegato dalle numerose associazioni andriesi, Giovanni Massaro e con l’assessore ai trasporti della regione Puglia Maurodinoia e gli Ing. Nitti e Ronchi della società Ferrotramviaria.

L’incontro, nato da una richiesta ufficiale del Forum, ha permesso di trattare diversi temi riguardanti la mobilità e l’ambiente in particolare la necessità di accelerare il più possibile la ripresa dell’arrivo dei treni ad Andria ormai a sei anni di distanza da quel maledetto 12 luglio 2016. La variazione di norme, l’inserimento della tratta tra quelle del corridoio unico europeo che ha costretto all’adeguamento delle opere realizzate oltre alla necessità di ottenere le certificazioni necessarie dagli enti preposti ha determinato l’allungamento delle procedure. Queste le motivazioni già note e ribadite da Ferrotramviaria che ha assicurato la conclusione dell’iter, per la parte che la riguarda, entro fine luglio. Dopo l’ANSFISA dovrà autorizzare o meno l’esercizio dei treni sulla tratta Andria-Corato entro 5 mesi anche se la speranza è quella di pungolare l’ente affinchè ci possano esser tempi più rapidi magari con l’inizio dell’anno scolastico. Un passaggio questo importante che permetterebbe di ridurre sensibilmente il numero di bus che transitano in città ogni giorno ed aumentano l’inquinamento cittadino. Accanto a questo tema altre rassicurazioni sono arrivate rispetto ai lavori in corso di interramento oltre che rispetto alla progettazione del raddoppio tra Andria Nord e Barletta rientrato in un finanziamento PNRR.

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