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Rievocazione storica del Gran Premio, successo di pubblico e spettacolo in corso Vittorio Emanuele a Bari

La vittoria è andata all’Alfa Romeo RL 1924 “Targa Florio” guidata da Venanzioro Fonte, l’auto che conta più titoli in assoluto dagli anni ’20 in poi, ma la settima edizione della Rievocazione del Gran Premio di Bari, organizzata da Old Cars Club, ha rappresentato un successo collettivo di organizzazione e spettacolo. L’evento, realizzato con il sostegno del Comune di Bari e della Regione, ha coinvolto 55 bolidi e centinaia di partecipanti nell’arco di un lungo weekend. Avviato dalla sfilata in Rievocazione di domenica sera dello storico Gran Premio di Bari che si correva negli anni ‘50 in Corso Vittorio Emanuele (con tanto di minuto di silenzio con torce per invocare la pace in Ucraina), antipasto alle tre manches disputate lunedì 25 aprile, in una mattinata di festa inaugurata dall’apertura con l’inno nazionale. Straordinaria la risposta del pubblico. Migliaia i baresi, sommati ai numerosi turisti stranieri, che hanno assistito alla rievocazione manifestando un entusiasmo eccezionale, tra applausi e la partecipazione attiva in tutti i momenti clou, con le due tribune strapiene.
A partire da Piazza Prefettura, il circuito ha abbracciato tutto il borgo antico di Bari e ha offerto ai piloti la possibilità di sfilare in piena sicurezza. Starter e testimonial di questa edizione è stato, per la seconda volta, Cesare Fiorio, indimenticato direttore sportivo della Ferrari per tantissimi anni: visibilmente emozionato, ha sbandierato il via di ciascuna delle tre manches, donando ancora più prestigio a questa edizione del Gran Premio di Bari. Le altre due vetture sul podio, oltre all’Alfa Romeo RL 1924 “Targa Florio”, sono la Ermini 1100 Sport del 1946 dell’abruzzese Mauro Giansante e la Talbot AV Tourer del 1934, proveniente dalla Germania e guidata da René Van Stokrom: è la vettura che ha vinto il maggior numero di Gran Premi “Nuvolari” dal 2003 al 2021. L’esemplare di Austin Seven Speedex del 1935 guidato da Mara Sorressa si è aggiudicata il premio per l’equipaggio femminile mentre alla Corsini Formula Monza del 1965 guidata da Emma Chicco, classe ’98, è andato il premio per l’equipaggio più giovane.

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