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Rilevazioni ARPA di campi elettromagnetici in via D’Azeglio ad Andria: una delle antenne di telefonia è però spenta

Tornano a far parlare di loro le antenne di telefonia installate su palazzine private nell’abitato di Andria. Negli scorsi giorni il comune andriese ha pubblicato i dati di monitoraggio realizzati da Arpa Puglia per nove giorni da un lastrico condominiale in pieno centro città in via Massimo D’Azeglio. Dati tutti nella norma rispetto al valore di riferimento limite decisamente innalzato da poco più di un anno da parte del Governo centrale. Il monitoraggio era stato richiesto dai tecnici comunali a causa della petizione dei residenti della zona che volevano capire l’impatto delle diverse antenne installate, alcune anche di recente, a poca distanza l’una dall’altra. Ma c’è un problema: le rilevazioni sono state effettuate nonostante una delle due antenne installate a distanza di pochi metri l’una dall’altra sempre su via Massimo D’Azeglio e su due palazzine praticamente confinanti, non sia ancora accesa.

Come confermato dai tecnici, infatti, l’antenna più alta tra le due ed appartenente ad un solo gestore telefonico rispetto a quella più bassa in cui invece sono più di uno, non è ancora attiva considerato che al momento non c’è ancora neanche l’allaccio elettrico. Probabile che nella valutazione dei campi elettromagnetici i risultati cambino anche se non di molto ma, certamente, è difficile comprendere il perchè non si sia attesa l’attivazione anche della seconda antenna per avviare il monitoraggio che sarebbe stato decisamente più attinente a quello che accadrà tra poco. Il tema delle onde elettromagnetiche resta uno dei più caldi su cui si dibatte moltissimo tra esigenze economiche, sociali e di rispetto sanitario ed ambientale.

Il valore di riferimento, come ormai in vigore da oltre un anno, è quello di 20 volt su metro e le rilevazioni hanno verificato come in media nei nove giorni di rilevazione il dato non abbia mai superato i 4 volt su metro anche se nei picchi di maggior richiesta dati si è arrivati a toccare anche i 6 volt su metro che era, tra le altre cose, il precedente valore di riferimento per legge dei campi elettromagnetici. Inevitabile che questi dati saranno inficiati dall’attivazione della nuova antenna. L’ente comunale, alcuni anni fa, si era dotato di tre centraline mobili di rilevazione che, tuttavia, dopo poco sono rimaste ferme ed oggi andrebbero probabilmente aggiornate se ancora utilizzabili. Esiste anche un piano di zonizzazione realizzato diversi anni fa e per cui l’ente comunale ha iniziato l’iter di aggiornamento affidandolo a dei tecnici.

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