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SP2, si rimuovono gli ultimi blocchi: si torna a viaggiare in sicurezza tra Andria e Montegrosso

Si stanno rimuovendo gli ultimi blocchi ma davvero ci siamo: i circa 9 chilometri del tratto ammodernato della Strada Provinciale 2 tra Andria e la borgata di Montegrosso si potranno percorrere finalmente in sicurezza e senza passare dalle disastrate complanari. Era di 20 giorni il tempo concesso dalla Provincia BAT il 12 luglio scorso alla ditta appaltatrice dei lavori, l’ATI composta dalla mandataria “D’Oria oltre alle ditte Debar e Pagone. Timing sforato di qualche giorno ma, per i cittadini, è una notizia davvero importante dopo sei anni di disagi e dopo che l’idea di raddoppiare quella strada riporta le lancette del tempo a circa 11 anni fa. L’asse principale si può, da questa mattina, percorrere sino alla rotatoria installata per l’accesso a Montegrosso che dovrebbe essere però solo provvisoria in attesa di completare i lavori del secondo stralcio e cioè gli ultimi 500 metri di raccordo con il raddoppio già effettuato negli scorsi anni.

Quella resterà per ora area di cantiere in attesa di reperire il finanziamento promesso dalla Regione Puglia e completare il progetto di accesso definitivo alla borgata di Montegrosso. Assieme a questo potranno essere completate le complanari che comunque restano importanti viste comunque le intersezioni con diversi accessi. La storia della SP2 resta costellata di problemi. I lavori di ammodernamento dei circa 10 chilometri erano un’esigenza irrinunciabile anche a causa dei tanti incidenti anche mortali su quell’arteria. Progetti, idee ed un finanziamento ministeriale da oltre 24 milioni di euro risalente ormai al 2011 completato anche da una quota di finanziamento provinciale tale da far arrivare l’opera a circa 29 milioni di euro.

A fine 2011 l’approvazione di un progetto preliminare redatto dalla Provincia BAT, dopo quasi cinque anni il via libera al progetto definitivo. A luglio del 2016 la sottoscrizione del contratto con le ditte appaltatrici per i lavori. Sei anni esatti in cui ci sono state diverse le perizie di variante ma, soprattutto, ci si è resi conto che il progetto tagliava sostanzialmente fuori l’accesso alla borgata di Montegrosso. Nel mezzo anche le procedure espropriative con 550 tra terreni ed immobili espropriati per un numero complessivo di 315 persone fisiche ed aziende coinvolte.

Dall’8 marzo scorso i lavori erano sospesi a causa dell’impossibilità di trovare una soluzione alla vicenda dell’accesso alla borgata. Questione sbloccata da un incontro il 1 aprile in Prefettura alla presenza di tutte le parti in causa compresi i rappresentanti della borgata ed il comune di Andria. Da allora si è lavorato per collaudi e perizia finale di variante oltre agli ultimi lavori sino alla rimozione dei blocchi di oggi che permette ai cittadini di tirare, davvero, un sospiro di sollievo.

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