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Turismo, la BAT migliora ma resta fanalino di coda in Puglia tra mancata strategia e veti incrociati. Dati in risalita grazie alle presenze di Trani e Bisceglie

La riflessione dopo un’analisi dei dati dei flussi turistici in Puglia è piuttosto chiara anche ad occhi meno esperti: i territori che riescono a fare sistema, ma anche formazione ed a promuovere un prodotto unitario portano a casa risultati decisamente importanti che favoriscono l’impresa e l’economia di territori che altrimenti sarebbero già da tempo spopolati. Basti vedere il Salento, la Valle d’Itria, il Gargano ed il Barese che ha riscoperto una identità molto importante. Non se la passa bene, invece, il territorio di mezzo e cioè la BAT che fatica anche se con un segno positivo sospinto in particolare dalle città di Trani e Bisceglie.

Entrando nel dettaglio nell’era pre covid i turisti arrivati nella BAT erano stati 173mila di cui 44mila dall’estero. Le presenze, invece 388mila ed una permanenza media di 2,2 giorni. A farla da padrona c’erano gli alberghi con bed & breakfast ed affittacamere ad inseguire e tutto il resto marginale. Nell’era post covid la BAT ha faticato parecchio: i dati 2024 parlano di una ripresa con 212mila arrivi e 507mila presenze con una media di permanenza pari a 2,4 giorni. Il 30% degli arrivi e delle presenze è dall’estero mentre restano immutati i numeri degli alberghi rispetto al pre covid con 230mila presenze. Salgono decisamente bed & breakfast, affittacamere e locazioni turistiche non imprenditoriali. Marginali tutti gli altri compresi campeggi, agriturismi od ostelli della gioventù.

I numeri città per città fanno comprendere facilmente come Trani e Bisceglie siano state le città che più hanno spinto la BAT verso questo recupero ancora lontano però da altri territori della Puglia. Trani nell’era pre covid guidava la classifica in provincia con 55mila arrivi e 111mila presenze. L’extra alberghiero superava l’alberghiero. A seguire Barletta con 44mila arrivi e 92mila presenze ed un netto ribaltamento dell’alberghiero rispetto all’extra alberghiero. Da analizzare anche il dato del 32% di ospiti singoli. A seguire Bisceglie con 35mila arrivi e 81mila presenze, poi Margherita con 43mila presenze e 11mila arrivi mentre Andria inseguiva a fatica con 21mila arrivi e 39mila presenze ed il dato del 20% di ospiti singoli.

Poco meglio per la città federiciana che tra il 2023 ed il 2024 ha subito una leggera crescita arrivando ora a 24mila arrivi, di cui circa il 25% di stranieri, e 52mila le presenze totali. Ma sale anche di molto la percentuale di ospiti singoli che arriva a poco meno del 40% di presenze. Bisceglie, invece, supera anche Barletta in questo speciale report del 2024 dopo averla già affiancata nel 2023. 42mila gli arrivi totali con oltre 100mila presenze e stranieri che salgono decisamente. Praticamente fermi i dati di Barletta con 90mila presenze e 39mila arrivi, il 30% stranieri. Recupera leggero terreno anche Canosa che può contare su 7500 arrivi e 14mila presenze meta ancora poco battuta dagli stranieri. Risale Margherita che tocca 76mila presenze e 15mila arrivi mentre la regina è Trani con 160mila presenze totali ed arrivi che sfiorano i 78mila. Sale la presenza straniera.

Per fare un esempio però concreto Vieste supera di gran lunga i 2 milioni di presenze, Bari ci arriva quasi mentre Lecce ed Ugento superano entrambe le palme del milione di presenze.

La BAT non ha da anni ormai una strategia comune a causa specialmente di lotte campanilistiche e miopi. Manca una visione strategica e condivisa, mancano i servizi, manca un collegamento concreto in un territorio che potrebbe attrarre turisti in ogni periodo dell’anno. Manca una visione comune, banalmente, degli eventi e della filiera enogastronomica vero fiore all’occhiello del territorio. Manca un collegamento, questo aspetto davvero inspiegabile, con gli oltre 200mila visitatori che ogni anno staccano un biglietto per visitare il Castel del Monte. La BAT è inserita in almeno due circuiti con patrimonio Unesco visto il recente inserimento della via Appia ed è parte integrante del Parco dell’Alta Murgia Geo Parco Unesco.  

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