Un altro anno scolastico sta per iniziare senza che Andria possa contare sul trasporto ferroviario. Con l’apertura delle annualità scolastiche, dal 12 settembre gran parte degli studenti, degli insegnanti e di tutto il personale legato al mondo dell’istruzione contribuirà in modo sostanzioso ad incrementare il traffico veicolare e la città di Andria ha poche risposte da offrire alla mobilità in entrata e in uscita dal centro federiciano. Anche la mobilità interna è fortemente penalizzata proprio per i lavori di interramento del tratto cittadino della ferrovia a cui si è aggiunto da qualche giorno l’inizio dei lavori di rifacimento di circa 17 chilometri del manto stradale cittadino, appalto partito in ritardo per una offerta anomala nella gara per l’assegnazione dei lavori. Ma è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, questa. E anche l’interramento prima o poi doveva iniziare. L’anomalia sta tutta nella mancata attivazione della stazione della ferrotramviaria “Andria Sud” e la tratta ormai raddoppiata tra la città di Andria e quella di Corato teatro, qualora fosse necessario ricordarlo, di una delle più sconvolgenti tragedie italiane. Gli studenti e i lavoratori pendolari sarebbero enormemente agevolati dalla sua apertura, il traffico interno alla città sarebbe sensibilmente alleggerito, come minimo dal passaggio degli autobus, proprio in una fase in cui si concentrano realizzazioni infrastrutturali di primaria importanza per Andria e che portano mezzi pesanti e pesantissimi a entrare ed uscire dal centro cittadino ormai impazzito. La stazione Sud era quasi completa già prima della tragedia del 12 luglio 2016. A marzo del 2020 la viabilità attorno alla stazione è stata inaugurata. A novembre 2021 la tratta Andria-Corato aveva già il doppio binario e l’elettrificazione necessaria a far viaggiare i treni. Cosa impedisca ancora a Ferrotramviaria di ottenere il via libera per far marciare i convogli per viaggiatori è poco chiaro. Ma la domanda più interessante è quanto ancora dovrà durare questo stillicidio di inaugurazioni finte e comunicazioni trionfanti senza che nessuno sia ancora riuscito a mettere piede su un treno.