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Una fiaccolata per Cilli, la rabbia degli amici verso chi ha ucciso Michele ed è ancora in libertà: “Verme, restituisci il corpo alla madre”

INTERVISTA A MARIA COMITANGELO (MAMMA DI MICHELE CILLI)

Rompere il muro di omertà, perché “chi sa e resta in silenzio è complice”. La mamma di Michele Cilli, il 24enne scomparso senza lasciare traccia la notte tra il 15 e il 16 gennaio scorsi, si appella agli assassini di suo figlio. Non ha mai creduto di poterlo ritrovare vivo: quello che chiede è solo un corpo da seppellire ed una tomba su cui piangere. Il Parco dell’Umanità di Barletta è illuminato dalle fiaccole di amici e parenti di Michele: la luce che vogliono mantenere viva è quella della speranza di poter ottenere finalmente giustizia. E’ trascorso un mese dalla notte in cui Cilli, abbandonando la festa di un amico, si è allontanato in auto in compagnia di un conoscente, un 34enne già noto alle forze dell’ordine. Da quel momento di Michele si perde ogni traccia. Le indagini della Polizia proseguono serrate e col massimo riserbo, le ricerche del suo corpo sono andate avanti per settimane senza produrre alcun risultato. Le lanterne illuminano il cielo, volano via anche i palloncini bianchi simbolo di una giovinezza che non potrà più essere vissuta. La mamma di Michele si stringe ai suoi figli, tutto ciò che le rimane per provare ad andare avanti. La sofferenza e i volti rigati dalle lacrime non possono nascondere la rabbia verso chi ha ucciso Michele ed è ancora in libertà.

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