La rabbia mista a commozione di chi dopo oltre 25 anni di lavoro è costretto a dimettersi pur di accedere a qualche ammortizzatore sociale che gli consenta di ricevere mensilità regolarmente. E’ la storia condivisa dai 15 dipendenti che in questi giorni si sono dimessi da guardie giurate della Pegaso Security. Una storia in realtà che prosegue da almeno tre anni come ci spiegano dalla Filcams CGIL e che non coinvolge solo i dipendenti della BAT bensì i tanti lavoratori di tutta Italia che continuano a denunciare la precarietà organizzativa e soprattutto la mancanza di serenità a causa di stipendi non pagati con regolarità e decurtati, guasti nelle vetture e tante altre situazioni per cui anche le istituzioni sono da sempre state interessate.
Ora però la situazione è divenuta insostenibile con la sofferta decisione di arrivare a dire basta con anche la beffa, come spiegano dalla CGIL, che l’azienda non ha immediatamente preso atto delle dimissioni creando anche problemi con gli eventuali ammortizzatori sociali.
Il 12 giugno nel frattempo, dopo le molteplici forme di mobilitazione e protesta in tutta Italia di questi mesi, ci sarà un nuovo incontro tra azienda e sindacati. Un incontro che al momento non sembra poter dire molto ai lavoratori che non hanno mai smesso di portare a compimento il loro complesso ruolo nonostante le grandi difficoltà.