E’ stato completato il taglio dell’ulivo risultato infetto da Xylella nelle campagne di Minervino Murge in un’area di particolare pregio per le colture pugliesi. La scoperta a cura dei tecnici dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia a marzo scorso dopo oltre 1700 campionamenti su tutto il territorio minervinese. Una scoperta amara che ha immediatamente fatto scattare l’allerta per un territorio che aveva conosciuto la Xylella solo nel 2020 ma all’interno di un vivaio e, soprattutto, su di una pianta. Diverse le misure però già in atto e che interesseranno un’area estesa di circa 50 metri quadrati attorno all’ulivo infetto. Questa mattina, infatti, si è iniziata l’opera di eradicazione dei circa settanta alberi nell’area attorno. Poi ci sarà anche una ulteriore zona cuscinetto da 2,5 chilometri di raggio attorno alla zona in cui il monitoraggio sarà rafforzato. Sino a questo momento, comunque, i successivi prelievi hanno tutti dato esito negativo.
Negli scorsi giorni, ai nostri microfoni, avevamo ascoltato Francesco Losito della CIA Puglia che dopo aver ringraziato l’osservatorio fitosanitario della regione Puglia per la tempestività di intervento ha comunque ricordato come l’associazione di categoria chieda da tempo l’intervento del Governo nazionale con un commissariamento e poteri speciali di intervento. Di prevenzione e pulizia costante nei terreni per ridurre la velocità di avanzamento del batterio ha parlato Coldiretti Puglia mentre Legambiente ha ribadito che sulla xylella non ci debbano esser più tentennamenti visto che l’avanzata è costante ed inarrestabile.
Di certo c’è la grande preoccupazione di un territorio che fa del suo oro verde una fonte essenziale economica e di lavoro e che l’avanzata del batterio potrebbe mettere davvero in ginocchio visto anche l’attacco non solo agli ulivi ma anche ad altre specie come le viti.



