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Covid, la macchina vaccinale pugliese scalda i motori per la terza dose: priorità ad anziani, pazienti fragili ed operatori sanitari poi tutti gli altri

Si rimette in moto la macchina vaccinale pugliese in vista delle somministrazioni delle terze dosi. Una partenza con il freno a mano tirato, in questa prima fase, alla luce dei pochi richiami sino ad ora effettuati.

La campagna per la terza dose è partita da poco più di un mese, dando inizialmente priorità, come era avvenuto nelle due fasi precedenti, ad operatori sanitari, anziani over 60 e pazienti fragili, affetti da gravi patologie. Sono circa 110mila ad aver completato il ciclo vaccinale tra queste categorie, su una platea di 1 milione e mezzo di persone. 

Completate le somministrazioni per tali soggetti, si passerà al personale delle Forze dell’Ordine e lavoratori del mondo della scuola.

Intanto, in attesa di estendere i richiami ad un numero più vasto di pugliesi, la Regione scalda i motori e stringe un importante accordo con i medici di famiglia.

L’intesa è stata raggiunta nella giornata di ieri e permetterà di dare una decisa accelerata alla macchina vaccinale. I medici di medicina generale saranno un ulteriore, fondamentale tassello per la somministrazione di dosi aggiuntive e booster, che si aggiunge alla rete dei punti vaccinali, degli hub e delle farmacie, soprattutto per i soggetti fragili e più a rischio, garantendo anche le vaccinazioni a domicilio per i non deambulanti.

“La trattativa è stata impegnativa – ha commentato il Direttore del Dipartimento regionale Politiche della Salute, Vito Montanaro. “Abbiamo voluto valorizzare le richieste delle organizzazioni sindacali sull’organizzazione della campagna vaccinale presso gli ambulatori dei medici di Medicina Generale, confermando che un modello evoluto di assistenza sanitaria territoriale si basa sull’attività dei medici di famiglia”.

Soddisfatto dell’accordo raggiunto anche l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, che ha voluto ringraziare i medici di famiglia che – ha sottolineato – grazie alla capillarità della diffusione sul territorio e alla loro diretta conoscenza dei pazienti riusciranno a dare una concreta mano alla lotta al Covid”. “Vaccinarsi presto e bene – ha aggiunto Lopalco – è l’unica modalità che abbiamo per evitare gravi malattie tra la popolazione più a rischio e per passare con tranquillità l’inverno che sta per arrivare”.

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