Cronaca

Andria, sequestrato un compendio aziendale con 185 auto sulla SP2: il commerciante condannato per maltrattamenti in famiglia

Oltre 180 autovetture, beni immobili, denaro contante ed un intero compendio aziendale sono finiti sotto sequestro per un valore totale di quasi 650mila euro. E’ accaduto ad Andria dove ad esser raggiunto dalla misura è stato un commerciante di autovetture andriese che non avrebbe comunicato la variazione del suo patrimonio intestando l’azienda a terzi per evitare controlli da parte del fisco e della guardia di finanza. E invece i finanzieri di Andria, che lo controllavano visti i suoi precedenti per stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza di genere, lo hanno scoperto. Al termine degli accertamenti, quindi, il tribunale di Trani ha disposto il sequestro dei suoi beni per circa 650mila euro e dell’intero compendio aziendale sulla SP2.

L’indagato, un imprenditore specializzato nel commercio di auto, per raggirare “le norme in materia di misure di prevenzione patrimoniali ha attribuito fittiziamente la titolarità dell’intero compendio aziendale di proprietà” a un’altra persona a cui avrebbe conferito “procura speciale per l’amministrazione di tutti i suoi beni, configurando così l’ulteriore fattispecie delittuosa”, si legge in una nota della finanzia.

Le indagini sono state mirate “a verificare se l’uomo sottoposto a misure di prevenzione personale a causa dell’attivazione del cosiddetto codice rosso per la violenza di genere, avesse incrementato e riorganizzato il proprio patrimonio proprio dopo la commissione di maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza di genere”, continua la nota. I sigilli riguardano 185 auto del valore di 564mila euro, 29 immobili e 800 euro in contanti a cui si aggiunge la sede aziendale.

I militari del GICO della guardia di finanza di Bari, invece, hanno dato esecuzione, sempre questa mattina, ad un decreto di confisca allargata emesso dalla corte d’appello di Bari nei confronti di un noto pregiudicato, gia’ condannato con sentenza irrevocabile alla pena di anni 4 e giorni 20 di reclusione per violazioni della normativa in materia di sostanze stupefacenti, con riferimento a fatti avvenuti tra maggio e agosto 2015 a Trinitapoli. Il provvedimento riguarda un compendio patrimoniale costituito da cinque unita’ immobiliari, due autoveicoli e svariati rapporti bancari, sottratti alla disponibilita’ del condannato e dei suoi familiari.

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