Cronaca

Armi in discoteca, arrestati Eugenio Palermiti jr e Savino Parisi jr nell’indagine sull’omicidio di Antonella Lopez

Detenzione e porto abusivo di armi, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa. Di queste accuse dovranno rispondere Eugenio Palermiti junior e Savino Parisi junior, appartenenti a due dei principali clan criminali di Bari, arrestati dai carabinieri nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Antonia Lopez, 19 anni, uccisa per errore con un colpo di pistola, durante una lite tra due gruppi di giovani, nella discoteca ‘Bahia Beach’ di Molfetta, nella notte del 22 settembre scorso. Nei loro confronti i carabinieri di Molfetta hanno eseguito una misura di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip è stato possibile far luce sulle fasi e sulle motivazioni dell’omicidio di Antonella Lopez e sui contestuali tentati omicidi di Eugenio Palermiti, Francesco Crudele, Davide Rana e Gianmarco Ceglio, tutti fatti attribuiti tutti al giovane Michele Lavopa, attualmente in stato di custodia cautelare. Quella notte un folto gruppo di giovani baresi, tra i quali vi era Eugenio Palermiti, è entrata senza pagare e con prepotenza all’interno della discoteca, sfondando la linea di sicurezza gestita da alcuni buttafuori, incrociando così la comitiva di Michele Lavopa, con la quale vi erano pregressi dissapori. Secondo la ricostruzione dei fatti accolta dal Gip, la situazione è degenerata rapidamente: Eugenio Palermiti avrebbe portato la mano alla cintura, o alla tasca, inducendo Michele Lavopa ad estrarre la pistola ed aprire il fuoco in mezzo alla folla di giovani presenti. A perdere la vita a csusa di quei colpi è stata Antonella Lopez. Le prime indagini hanno consentito di ottenere un grave quadro indiziario a carico di Michele Lavopa, ma successivamente sono stati acquisiti gravi indizi anche a carico di Eugenio Palermiti e, in particolare, in ordine al fatto che, quella notte, anche lui fosse armato, all’interno del locale “BAHIA BEACH”. Dopo la sparatoria, l’arma è stata occultata e non più rinvenuta. I reati contestati fanno riferimento anche a un episodio avvenuto diversi prima, in un’altra discoteca molto nota del litorale adriatico, il Divinae Folliae di Bisceglie. Anche in quella occasione Palermiti junior, ritengono gli investigatori, era armato. Ad aiutarlo l’amico Savino Parisi junior. In quella occasione i due sarebbero riusciti a nascondere l’arma, grazie alla compiacenza di alcuni buttafuori ed avrebbero così eluso un controllo delle forze di polizia. le vicende oggetto delle indagini si inquadrano in un più vasto e allarmante fenomeno, costituito dall’abitudine dei giovani frequentatori di luoghi di ritrovo di Bari e località vicine, per lo più rampolli di famiglie storicamente inserite in contesti di criminalità, di recarsi armati, disposti a confrontarsi apertamente e sfacciatamente con altri gruppi, allo scopo di affermare la propria caratura ed incutere timore e soggezione anche in coloro che, pur frequentando gli stessi luoghi, sono estranei alle logiche malavitose.

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