Oltre due ore di caos all’interno del carcere minorile Fornelli di Bari, dove, intorno alle 18, è scoppiata una rivolta, rientrata alle 20.30 circa. A causare la sommossa potrebbe essere stato un tentativo di evasione di massa, non riuscito. Secondo le prime ricostruzioni la rivolta è stata portata avanti da 38 detenuti che, dopo essersi impossessati delle chiavi delle celle del terzo gruppo detentivo, avrebbero aggredito con calci e pugni i poliziotti in servizio, ferendone due, uno dei quali avrebbe riportato serie conseguenze all’occhio. La struttura ha subito ingenti danni. Sono stati distrutti, oltre a mobili ed apparecchiature, anche i sistemi di video sorveglianza e anti incendio. In servizio solo 4 agenti compreso il capoposto.
Solo 5 mesi fa la direzione del comando di reparto segnalò al dipartimento della giustizia minorile l’allontanamento di 6 agenti anziani, che avvenne immediatamente. ‘’Quelle unità oggi non sarebbero servite?’’, si domanda Domenico Mastrulli, seg. naz. Co.s.p, che ha chiesto l’intervento del GIO, il gruppo intervento operativo speciale della polizia penitenziaria, e l’avvicendamento dei vertici della struttura, direttore e comandante, sulla gestione dell’utenza detenuta.
‘’Questa è la risposta -spiega Federico Pilagatti, segretario regionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, – a tutti i buonisti che vogliono chiudere le carceri minorili. È il momento di rivedere anche le punizioni per chi si macchia di reati orrendi e grazie alla minore età la fanno praticamente franca’’.