Cronaca

BARI | Chiuso per legionella l’Oncologico di Bari: il 7 marzo morì una 66enne tranese

Questa mattina è stato disposto il trasferimento dei pazienti del reparto di Oncologia interventistica dell’istituto Giovanni Paolo II di Bari, allo scopo di permettere l’esecuzione delle operazioni di choc termico e flussaggio necessarie alla sanificazione dell’impianto idrico, dopo la scoperta della presenza del batterio della legionella. A certificare la presenza del batterio sono stati i prelievi eseguiti nelle ultime due settimane dai funzionari dell’Arpa: i risultati hanno portato alla scoperta di una concentrazione superiore ai limiti massimi previsti per le strutture ospedaliere.

La procura di Bari ha aperto un’inchiesta delegando i carabinieri del Nas per l’acquisizione documentale nel reparto. Le indagini sono scaturite dall’esposto presentato dai familiari di una donna di 66 anni, originaria di Trani e deceduta il 7 marzo scorso.

Le operazioni inizieranno a conclusione delle attività ambulatoriali e richiederanno al massimo 48 ore, fanno sapere dall’istituto oncologico del capoluogo barese. I pazienti ricoverati al momento sono 65 ed i trasferimenti sono necessari perché nella sanificazione vengono usate sostanze non compatibili con la presenza di persone. Per 55 di loro saranno disposti, a seconda dei casi il trasferimento a casa o le dimissioni, mentre per altri dieci il trasferimento nei reparti oncologici delle strutture tra le province di Bari e dalla Bat.

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