Fine pena mai. È stata inflitta la condanna più alta nei confronti di Pasquale Rutigliano, il 33enne giudicato colpevole dell’omicidio di Giuseppe Tupputi, il barista di 43 anni ucciso a colpi di pistola, l’11 aprile 2022, all’interno del suo locale, il “Morrison’s Revolution”, in via Rionero, a Barletta.
La sentenza di primo grado è stata pronunciata ieri dalla presidente della Corte di Assise di Trani, Rossella Volpe, che ha condannato l’imputato all’ergastolo con interdizione perpetua dai pubblici uffici, per i reati di omicidio volontario, porto abusivo di arma da fuoco e violazione della sorveglianza speciale. Accolta la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero di Trani, Marcello Catalano.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera del delitto, Rutigliano entrò nel locale di Tupputi e, dopo una breve discussione con il titolare, estrasse una pistola, una calibro 9, ed esplose alcuni colpi. I proiettili raggiunsero la vittima alla testa e al torace.
Furono purtroppo inutili i tentativi di soccorso da parte degli operatori del 118: al loro arrivo il barista era già morto, lasciando una moglie e due bambine.
Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato, portarono subito alla cattura di Rutigliano, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza del locale. In fase di incidente probatorio, l’uomo venne anche sottoposto ad una perizia psichiatrica, e giudicato capace di intendere e di volere.
Il dispositivo della sentenza prevede anche, nei suoi confronti, il pagamento delle provvisionali pari a 50mila euro, in favore della moglie della vittima, e di 10mila euro per altri quattro familiari del barista, parti civili nel processo. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.