Cronaca

Buttafuori ferito a colpi di pistola, resta in carcere il 45enne affiliato al clan Strisciuglio. Il gip: “Logica criminale”

Emergono nuovi sconcertanti dettagli sui disordini avvenuti tra sabato 13 e domenica 14 novembre all’esterno della discoteca Demodé di Modugno, dove un buttafuori di 45 anni è rimasto ferito con due colpi d’arma da fuoco fatti esplodere dal pregiudicato barese Giovanni Gualberti, anch’egli di 45 anni, esponente di vertice del clan mafioso Strisciuglio di Bari e in carcere proprio dal 14 novembre. Il Gip del Tribunale di Bari, Francesco Mattiace, nel provvedimento con il quale ha convalidato l’arresto nei suoi confronti, ha parlato di “logica criminale”, perché secondo il 45enne l’unica modalità di entrare nel modo più “sicuro” in discoteca era quella di “mostrare il suo pass personale, la pistola”, con la “pretesa di imporre la propria legge arrogante e sopraffattrice”.

Secondo l’ultima ricostruzione fornita dai carabinieri, quella sera il buttafuori ha vietato l’ingresso a Gualberti in quanto sprovvisto di biglietto della serata e green pass. A quel punto l’uomo ha reagito. Le immagini delle telecamere di video sorveglianza e le testimonianze di un collega del buttafuori e della stessa vittima, hanno fatto emergere una colluttazione fatta spintoni, pugni e schiaffi sino a quando il pregiudicato barese non gli ha mostrato la pistola che aveva alla cintura per intimidirlo, pronunciando frasi come “io il biglietto non l’ho pagato mai”, “voi non sapete chi sono io”. Il tutto perché respinto all’ingresso. Un comportamento “tipicamente evocativo”, scrive il Gip, della sua appartenenza a gruppi mafiosi. Poi gli spari ed il ferimento del buttafuori, fortunatamente non mortale.

Il 45enne pregiudicato resterà dunque in carcere, su di lui pendono i reati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e dai futili motivi, e porto abusivo di armi da fuoco.

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