C’è anche un poliziotto foggiano tra i 16 arrestati dalla Guardia di Finanza di Roma nell’ambito di un’operazione antidroga, eseguita su delega della Direzione Distrettuale Antimafia. Nel mirino un’organizzazione criminale accusata a vario titolo di traffico internazionale di droga, detenzione illecita di armi, rapina, ricettazione e riciclaggio. Tredici persone sono finite in carcere, altre tre ai domiciliari. Tra questi ultimi un 57enne, sovrintendente capo della Polizia di Stato, originario di Foggia. Ed è proprio il presunto coinvolgimento di appartenenti alla Polizia a destare clamore nell’inchiesta: tra i 16 arrestati c’è n’è un altro, un vice ispettore che è finito in carcere, altri 5 poliziotti risultano invece indagati per omesso sequestro di hashish ad uno dei destinatari dei provvedimenti giudiziari. Ai due poliziotti arrestati, tra cui il 57enne foggiano, viene contestata l’appropriazione indebita di oltre 70 chili di hashish, sottratto durante alcune perquisizioni. La rete smantellata invece operava tra l’Italia, la Spagna e il Marocco. Ad eseguire le indagini, coordinate dalla Procura di Roma e dalla Dda, sono stati gli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, che hanno ricostruito l’attività del sodalizio, composto principalmente da cittadini di origine marocchina, radicati nei quartieri Casal Boccone e Fonte Meravigliosa di Roma. Per le accuse il gruppo avrebbe importato hashish e marijuana, avvalendosi di stabili contatti in Spagna e Marocco ed è sospettato di aver rifornito numerose piazze di spaccio romane, oltre che alcune aree delle province di Roma e Latina.
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