Cronaca

Crollo a Bari, dopo il salvataggio al via le indagini: nel fascicolo le immagini e le parole dei tecnici nello stabile sino a pochi secondi dal collasso della struttura

Questo e altri video delle telecamere di video sorveglianza dell’area tra via Pinto e via De Amicis a Bari sono al centro delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis con la sostituta Silvia Curione e condotte dai poliziotti della squadra mobile. E’ impressionante la sequenza del crollo della palazzina di cinque piani, su cui erano appena iniziati i lavori di riqualificazione necessari per salvaguardare una struttura già provata e resa inagibile e da evacuare con una ordinanza dell’allora Sindaco Antonio Decaro a febbraio dello scorso anno. Quello che sembra certo è che oltre al salvataggio della donna 74enne rimasta sotto le macerie per oltre 26 ore si sia evitata davvero una tragedia dalle proporzioni importanti: a pochi secondi dal crollo nella palazzina c’erano ancora dei tecnici ed alcuni operai oltre ad una famiglia con bambino. Tutti usciti in tempo dopo aver capito che la situazione stava precipitando.

Gli inquirenti hanno raccolto anche le testimonianze delle cinque persone, tre tecnici e due operai, che erano nella palazzina sino a un minuto e mezzo dal crollo avvenuto esattamente alle 18,44 come si evince dalle immagini di video sorveglianza. Dalla prima ricostruzione degli inquirenti, che indagano per crollo colposo al momento a carico di ignoti ma presto ci saranno i primi iscritti nel registro degli indagati, è certo che attorno alle 18 un inquilino di un palazzo adiacente avesse avvertito degli scricchiolii sospetti ed una crepa importante in un muro. Immediatamente avvertito il direttore dei lavori è scattato il sopralluogo in cui tecnici ed operai avrebbero avuto subito la percezione del pericolo di crollo.  

I verbali con le dichiarazioni dei cinque testimoni oculari del crollo sono i primi atti finiti nel fascicolo. Sarà però la consulenza tecnica a dare le risposte che gli inquirenti cercano: perché è crollato il palazzo e, di conseguenza, per colpa di chi. Ma al momento bisogna prima attendere la messa in sicurezza dell’areaal momento sottoposta a sequestro ed in cui c’è anche una parte di palazzo ancora pericolante. L’evacuazione e sgombero del palazzo era stata decisa a febbraio del 2024 perché già nel 2023 era stata accertata la «presenza di dissesto statico di un pilastro in cemento armato» al piano interrato e di un altro al piano terra oltre a «infiltrazioni» e lesioni «diffuse». Una situazione che aveva indotto gli uffici comunali a ordinare l’evacuazione immediata dell’edificio e metterlo in sicurezza, prevedendo anche una serie di precise prescrizioni tra cui il divieto di accesso. Alcuni residenti però erano soliti tornare nei loro appartamenti per recuperare quotidianamente effetti personali o sostare anche per più giorni. Ora però come ha ricordato anche il Sindaco di Bari Vito Leccese questa mattina c’è anche la priorità di fornire assistenza a tutte le famiglie evacuate dalle palazzine adiacenti sgomberate di cui il comune si è già fatto carico.

Proprio in quelle palazzine questa notte sono stati segnalati degli atti di sciacallaggio con un paio di persone fermate nel tentativo di rubare all’interno degli appartamenti vuoti e lasciati in tutta fretta.

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