Cronaca

Detenuto ucciso mentre rientrava nel carcere di Foggia: l’agguato nel video di una telecamera di sicurezza

Stava facendo ritorno in carcere, dove stava scontando una condanna per omicidio. Il killer lo ha sorpreso in auto, a pochi metri dal penitenziario, sparandogli quattro colpi di fucile alla nuca. Così è morto Alessandro Scrocco, 32 anni, detenuto in semilibertà, ucciso in un agguato avvenuto nella tarda serata di ieri a Foggia, in via delle Casermette.

L’assassino lo stava aspettando, nascosto dietro uno dei veicoli in sosta nel parcheggio della casa circondariale. Quando la macchina della vittima si è fermata, è uscito allo scoperto e ha fatto fuoco, all’altezza del finestrino anteriore sinitro. Poi è fuggito a bordo di un’auto di colore scuro, guidata da un complice.

Una esecuzione rapida e sanguinosa, avvenuta sotto l’occhio di una delle telecamere di sicurezza del carcere, i cui filmati sono adesso al vaglio degli inquirenti.

Nella notte, gli agenti della Squadra Mobile, che stanno conducendo le indagini, hanno eseguito una decina di perquisizioni e quattro esami Stub, per rilevare la presenza di tracce di polvere da sparo. Perquisita anche la macchina del detenuto, al cui interno non è stato trovato però nulla di rilevante. Sul luogo dell’omicidio, i poliziotti hanno recuperato quattro bossoli.

Nessuna pista è al momento esclusa dagli investigatori, compresa quella del regolamento di conti riconducibile alla criminalità organizzata.

Il detenuto ucciso stava scontando una pena definitiva a 15 anni di reclusione per l’omicidio di un 19enne, Giuseppe Speranza, avvenuto il 2 gennaio 2010 nei pressi della chiesa del Sacro Cuore, nel rione Candelaro.

Il ragazzo venne raggiunto da due colpi di pistola calibro 9, di cui uno mortale all’addome. Un delitto scaturito, secondo le cronache dell’epoca, da un banale litigio scoppiato tra la vittima e l’assassino la notte di Capodanno.

Costituitosi alcuni giorni dopo l’agguato, Scrocco venne prelevato dai Carabinieri, nell’ottobre del 2013, presso la sua abitazione di Pietrelcina e condotto nella casa circondariale di Benevento. In un secondo momento venne trasferito a Foggia.

Quello di ieri sera è il secondo omicidio compiuti nel capoluogo dauno dall’inizio dell’anno, dopo quello di Roberto Russo, avvenuto lo scorso 25 marzo. Dagli anni ’80 sono invece quattro i detenuti in semilibertà uccisi nel Foggiano mentre rientravano in carcere.

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