Cronaca

Droga, armi da guerra ed estorsioni: smantellata organizzazione mafiosa a Canosa di Puglia

Maxi operazione antimafia all’alba tra Canosa di Puglia e Bari: 150 Carabinieri supportati da elicotteri, unità cinofile e dallo Squadrone Cacciatori Puglia, hanno dato esecuzione a 19 misure cautelari nell’ambito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

DICHIARAZIONE DI COL. MASSIMILIANO GALASSO (COMANDANTE CARABINIERI BAT)

Gli indagati – tutti di Canosa tranne uno, di Bari – sono ritenuti vicini al gruppo criminale dei Boccuto, con legami accertati con il clan barese degli Strisciuglio, da cui ricevevano armi, anche da guerra.

DICHIARAZIONE DI CAP. PIERPAOLO APOLLO (COMANDANTE CARABINIERI ANDRIA)

L’indagine – avviata nell’aprile 2022 – ha preso il via da un arresto in flagranza, durante il quale furono sequestrate armi clandestine, munizioni da guerra e sostanze stupefacenti. Da lì, pedinamenti, intercettazioni e analisi forensi hanno portato alla scoperta di una struttura criminale gerarchica, operativa nel centro storico e nella zona 167 di Canosa.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a capo dell’organizzazione ci sarebbe un pregiudicato canosino, detenuto nel carcere di Siracusa, che continuava a impartire ordini dall’interno del penitenziario. Fondamentale, per ricostruire i canali di approvvigionamento della droga, il supporto della compagnia dei militari di Cerignola

DICHIARAZIONE DEL MAGG. FEDERICO SALLUSTO (COMANDANTE CARABINIERI CERIGNOLA)

Il clan, oltre al traffico di stupefacenti, gestiva un’attività estorsiva particolarmente aggressiva: tra le vittime anche alcuni giostrai giunti a Canosa per la festa patronale. Pianificate anche azioni violente contro gruppi rivali, per il controllo delle piazze di spaccio. Gli arrestati riuscivano a generare fino a 3.000 euro al giorno, reinvestiti in una “cassa comune” e, per eludere i controlli, utilizzavano un linguaggio criptico nelle conversazioni telefoniche con gli acquirenti.

La droga, cocaina e hashish, veniva acquistata in grossi quantitativi da Cerignola e Bari, per poi essere spacciata sul territorio locale. In totale, durante l’indagine sono stati sequestrati un chilo di stupefacenti, tre pistole, munizioni e persino una piantagione di marijuana.

Sono otto le persone finite in carcere, nove agli arresti domiciliari, mentre per due è scattato l’obbligo di dimora. Un’operazione che rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata del territorio e conferma la presenza di legami consolidati tra le mafie locali e quelle del barese.

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