Una evasione degna di un film d’azione, con il detenuto che è riuscito a calarsi dalle mura del carcere con delle lenzuola, dopo aver scavato un buco nella sua cella. Così sarebbe fuggito dall’istituto minorile “Fornelli” di Bari un 17enne originario della provincia di Napoli, di cui si sono perse le tracce nella notte tra il 31 maggio ed il 1° giugno. A dare notizia il SAPPE, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, ed il COSP, Coordinamento Sindacale Penitenziario, che in due comunicati ricostruiscono l’accaduto.
Il giovane era recluso dallo scorso mese di dicembre, con l’accusa di omicidio. In base a quanto emerso, il detenuto, dopo aver creato un passaggio nella parete della sua cella, avrebbe raggiunto il cortile della struttura penitenziaria e da qui, utilizzando le “classiche” lenzuola annodate, si sarebbe calato da un muro di cinta, per poi darsi alla fuga in piena notte. L’evasione sarebbe stata scoperta solo la mattina dopo, al momento dell’appello. Sulle tracce del 17enne adesso ci sono i carabinieri, che hanno avviato le ricerche assieme alla Polizia Penitenziaria. Si sospetta che il fuggitivo possa essere stato aiutato da due complici, che lo attendevano all’esterno della struttura.
Un episodio gravissimo – sottolinea il SAPPE – e che avrebbe potuto avere conseguenze anche peggiori, considerando che altri due ragazzi, che occupavano la stessa stanza del fuggitivo, hanno preferito non partecipare all’evasione. Il sindacato torna anche sulla difficile situazione in cui sono costretti a lavorare gli agenti dell’istituto “Fornelli”: ad esempio – è riportato nella nota – il poliziotto in servizio nella sezione che ospitava il detenuto non usufruiva di un riposo da oltre 20 giorni.
Alla denuncia del SAPPE, si affianca quella del COSP, che fa sapere come, già di recente, era stato lanciato un allarme sulle condizioni della struttura, con l’invito ad un deciso cambio di passo nella sua gestione. Il 9 marzo scorso, una violenta rivolta era scoppiata proprio nel carcere minorile del capoluogo, con sette ragazzi, di 16 e 17 anni, che avevano provato a fuggire, dopo aver aggredito due agenti, rimasti feriti, e dando fuoco ad alcune lenzuola, danneggiando impianti e apparecchiature. I sette detenuti sono a processo davanti al Tribunale per i Minorenni di Bari.