Sono i momenti di panico ripresi in un breve video in cui si vedono i sanitari del Policlinico Riuniti di Foggia barricati in una stanza per sfuggire alla furia dei parenti di Natasha Pugliese, la 23enne di Cerignola deceduta durante un intervento chirurgico. Continua a far discutere l’irruzione in ospedale di circa una quarantina di persone, tra amici e parenti della giovane, che hanno minacciato ad aggredito il personale sanitario del reparto di chirurgia toracica. A farne le spese un chirurgo, colpito con diversi pugni in faccia, un secondo medico spintonato e finito per terra ed una dottoressa che ha riportato la frattura di una mano. La polizia allertata dal personale sanitario è riuscita a sedare gli animi non senza difficoltà. Oltre a visionare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, gli agenti hanno acquisito la cartella clinica della paziente, che era stata investita da un’auto la notte del 18 giugno scorso mentre andava in monopattino. La 23enne è stata ricoverata per diverse settimane in rianimazione, poi trasferita in riabilitazione e sottoposta ad un primo intervento chirurgico. Nel pomeriggio del 4 settembre è stata trasportata in chirurgia toracica, dove in serata (per via di un restringimento del canale respiratorio) è stata sottoposta all’intervento durante il quale è deceduta. La direzione generale del policlinico di Foggia ha avviato un’indagine interna per ricostruire e valutare tutto il percorso assistenziale. La Procura ha aperto un’inchiesta sull’aggressione e dell’episodio è stata informata anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le polemiche sulla sicurezza del personale sanitario negli ospedali sono tornate inevitabilmente ad accendersi. La federazione sindacale CIMO FESMED, che rappresenta oltre 14mila medici, richiama tutti alle proprie responsabilità. Ad iniziare dall’Azienda Sanitaria che non sarebbe stata in grado di impedire ad un gruppo di facinorosi di stazionare fuori dalle sale operatorie, nei reparti e nelle corsie. Il segretario aziendale Graziano Minafra auspica un’azione più incisiva anche da parte delle Forze dell’Ordine e chiede l’istituzione di una postazione di Polizia nel Policlinico fissa h24 oltre ad un aumento della sorveglianza interna. Sull’episodio è intervenuto anche il Governo. “Siamo pronti a valutare ulteriori misure di sicurezza per tutelare l’incolumità del personale sanitario e socio-sanitario e ad applicare le norme che rendono più immediata la pena per chi si rende colpevole di simili reati” ha sottolineato il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.
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