Cronaca

FOGGIA | Anziana trovata morta in casa a San Marco La Catola, fermato un 29enne: tradito dalle impronte lasciate nell’abitazione

È stato sottoposto a fermo, su ordine della Procura di Foggia, il presunto responsabile della morte di Filomena D’Antino, l’anziana di 90 anni il cui corpo senza vita è stato trovato, sabato pomeriggio, nella sua abitazione di San Marco La Catola, piccolo centro della provincia di Foggia.

Si tratta di un 29enne del posto, Felice Cassano, accusato di omicidio preterintenzionale e rapina aggravata. Il fermo è stato disposto, la notte scorsa, dal pubblico ministero Roberto Galli dopo un lungo interrogatorio. “Il ragazzo – ha commentato il suo avvocato difensore, Enzo Iannantuono – ha risposto a tutte le domande dei magistrati. Ora attendiamo gli esiti delle indagini che chiariranno l’intera vicenda”.

A meno di 48 ore dal fatto di sangue, i Carabinieri sono risaliti al giovane, già noto alle Forze dell’Ordine, grazie alle tante tracce trovate in casa della vittima.

Al momento del ritrovamento, il cadavere (con una profonda ferita alla testa) giaceva sul pavimento, vicino alla porta d’ingresso. L’abitazione era completamente a soqquadro: cassetti e armadi spalancati, carte e indumenti sparpagliati per terra, segno tangibile che qualcuno aveva rovistato nell’appartamento, probabilmente in cerca di soldi.

Altri importanti indizi, le orme lasciate dal responsabile in tutta la casa (perfino su un cuscino) e le impronte digitali, rimaste su diverse superfici. Il cerchio si è chiuso domenica notte, quando nell’ambito delle perquisizioni scattate nei confronti di alcuni sospettati, i militari hanno rinvenuto, nell’abitazione del 29enne, un paio di scarpe con una suola molto particolare, del tutto corrispondente alle impronte trovate nell’appartamento.

In casa è stata trovata anche una piccola quantità di stupefacenti: un aspetto che, secondo gli investigatori, potrebbe fare da sfondo all’azione criminosa. Scattate le manette, il ragazzo è stato portato in caserma, dove alla fine ha ammesso le proprie responsabilità. 

Adesso si trova richiuso nel carcere di Bari, in attesa dell’udienza di convalida del provvedimento restrittivo e del risultato degli accertamenti tecnici del Ris sulle tracce rinvenute nell’abitazione dell’anziana. 

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