Ha deciso di metterci la faccia. Nei suoi occhi, la disperazione di chi, improvvisamente, è finita in un vortice. Lei è Arianna, una diciannovenne di Foggia. Da maggio la sua vita è diventata un incubo, travolta da odio e violenza. Tutto è cominciato da una foto. Uno scatto lecito, che la ragazza giura peraltro di non aver mai mandato a nessuno. Quella foto, tuttavia, è finita, non si sa come, tra le mani di qualche sconsiderato. Che l’ha manipolata, rendendola hot in un’immagine sessuale assolutamente falsa e distribuendola, facendola diventare virale. Senza evidentemente mettere nel conto che quanto fatto non solo è un reato punibile col carcere ma ha rappresentato l’inizio dell’inferno per la povera Arianna.
Chiede aiuto, Arianna. Si appella alla gente, invitata, laddove dovesse ricevere quello scatto modificato, a non distribuirlo rendendosi complice di chi ha deciso di rovinarle la vita. Accorato è anche l’invito che Arianna rivolge alle forze dell’ordine.



