Cinquanta interdittive in un anno, patrimonio di 30 milioni di euro sequestrato, aumento delle prevenzioni collaborative e presa d’atto che la mafia, sul territorio, è in difficoltà. A tracciare il bilancio è il capo della Direzione Investigativa Antimafia di Foggia, il colonnello Paolo Iannucci, che ha inteso fare il punto a margine dell’ultima relazione della Dia, che attesta l’infiltrazione della mafia foggiana in altri territori extraregionali.
Capi e soldati delle organizzazioni mafiose quasi tutti rinchiusi in carcere. Guai ad abbassare la guardia, dice però Iannucci, perchè sono proprio questi i momenti in cui la criminalità organizzata prova a riannodare le fila.
Da parte della Direzione Investigativa Antimafia, tuttavia, nessun timore. Le attività proseguiranno senza soste, con le aggressioni dei patrimoni frutto di attività illecite che non si fermeranno.