Cronaca

Foggia, svolta nell’omicidio di Giovanni Mastropasqua: ha confessato l’autore, è un 43enne foggiano

Ha confessato l’omicidio, affermando di averlo fatto perché pressato dalle richieste di restituzione di danaro da parte di Giovanni Mastropasqua, ucciso con un colpo di pistola al collo giovedì mattina tra via Zuretti e via Arpaia, a Foggia. E’ quanto affermato da Donato Romano, un artigiano di 43 anni sin da subito sospettato di essere l’autore dell’uccisione di Giovanni Mastropasqua, il 51enne ambulante ortofrutticolo. Romano è comparso questa mattina davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Foggia, Francesca Mannini, per l’udienza di convalida e il relativo interrogatorio di garanzia. Mastropasqua, padre di 7 figli, fu ritrovato morto all’interno della sua auto, una Smart rossa. A scoprire il cadavere furono i Carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione della presenza di un uomo riverso, fatta alla Centrale Unica di Risposta. Alla base del delitto, contrasti di natura economica: “Gli ho sparato, gli dovevo dei soldi e minacciava di ammazzare me e la mia famiglia”, ha detto Donato Romano, difeso dall’avvocato Simone Moffa, ammettendo le sue responsabilità e affermando anche che il prestito ottenuto circa due mesi fa e ammontante a 1500 euro, sarebbe stato gravato da interessi del 400%. Romano ha poi ricostruito il giorno dell’omicidio: i due si erano dati appuntamento, al quale l’omicida si è recato con un’arma procurata poche ore prima, sparando da distanza ravvicinata prima di allontanarsi a piedi e di essere rintracciato poco dopo dai Carabinieri.

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