Cronaca

Furto d’auto a Noicattaro, due cerignolani arrestati a Canne della Battaglia dopo inseguimento

Hanno rubato un’auto a Noicattaro, durante la fuga in direzione Cerignola due di loro sono stati intercettati e arrestati a Canne della Battaglia – nel territorio di Barletta – dai poliziotti del Commissariato di Canosa di Puglia. Un terzo complice è sfuggito alla cattura. E’ successo il 6 maggio scorso. In manette sono finiti due cerignolani di 20 e 24 anni, entrambi pregiudicati. La banda, composta da tre persone in totale, si è recata a Noicattaro dove ha rubato un’auto. Nel viaggio di rientro lungo la strada statale 16 solo uno di loro era alla guida del veicolo trafugato, gli altri due facevano da scorta su un’altra auto. Ad un certo punto sono stati intercettati da una pattuglia dei Carabinieri di Barletta. Ne è nato un inseguimento. Il conducente dell’auto rubata, dopo aver abbandonato il mezzo, è fuggito a piedi nelle campagne facendo perdere le proprie tracce, mentre l’altra autovettura ha proseguito la fuga imboccando lo svincolo di Canne della Battaglia, per poi essere bloccata dagli agenti del Commissariato di Canosa intervenuti a supporto dei militari. Eseguiti gli accertamenti di rito, i due cerignolani sono stati tratti in arresto – in concorso – per furto, resistenza a pubblico ufficiale, e possesso di attrezzi atti allo scasso. Per loro si sono aperte le porte de carcere.

Sempre nei giorni scorsi è finito in carcere anche un 23enne pluripregiudicato bitontino poiché ritento responsabile di rapina a mano armata. Il giovane, insieme ad altri complici, nell’aprile 2024 a Modugno avrebbe raggiunto il conducente di una Lamborghini intimandogli di consegnare le chiavi dell’auto. Al rifiuto della vittima, il 23enne avrebbe sparato dei colpi di pistola in aria. Così si è fatto consegnare le chiavi. Successivamente, durante la fuga, il giovane e la banda vennero intercettati e inseguiti dalle forze dell’ordine. Vennero esplosi altri colpi d’arma da fuoco. I malviventi fecero perdere le proprie tracce nelle campagne di Bitonto, ma la Lamborghini venne ritrovata poco dopo, abbandonata. La Scientifica riuscì ad estrapolare le tracce ematiche degli autori. L’indagine ha poi portato all’identificazione del 23enne pluripregiudicato bitontino che a distanza di un anno è stato arrestato e portato nel carcere di Bari.

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